DEPURATORE DI SAVONA

Oggi il Consiglio dei ministri potrebbe varare il decreto che blocca le «manette facili» DEPURATORE PI SAVONA M Arrivano undici avvisi di garanzia SAVONA. Undici informazioni di garanzia sono state recapitate ai responsabili della progettazione e conduzione del depuratore consortile di Savona, un'opera costruita dalla Impresit-Cogefar e costata 80 miliardi ma che non ha superato il collaudo. Fra le persone raggiunte dagli avvisi di garanzia vi è anche Enzo Papi, amministratore delegato della Cogefar già coinvolto nell'inchiesta «Mani pulite». Le accuse ipotizzate dalla Procura della Repubblica di Savona sono quelle di frode continuata ai danni dello Stato e abuso d'ufficio. Il depuratore, costruito con fondi del Fio, è stato dichiarato non collaudabile dalla Commissione regionale e non rispetterebbe i dettami della legge Merli. Gli avvisi di garanzia, oltre Papi han¬ no raggiunto i presidenti e i vice-presidenti del Consorzio per la depurazione delle acque che si sono succeduti negli anni fra il 1982 e il 1987: Antonio Mirgovi (ex pei, non ha aderito al pds), Alessandro Destefanis (ex psi), Elvio Varaldo (pds), Pietro Morea (psi) e Giovanni Busso (pds). Gli altri indagati sono Paolo Gaggero, il direttore del Genio civile di Imperia Giusto Gadgiwn l'ex amministratore delegato dell'Impresit Ulrico Bianco ed i due direttori tecnici Guido Ceresa e Guido Chiocchetti. Le indagini, tuttora in corso, avrebbero evidenziato difformità fra i materiali impiegati per la costruzione del depuratore (costato 80 miliardi contro un preventivo di 27) e quelli previsti dal capitolato d'appalto. [Ansa]

Persone citate: Alessandro Destefanis, Antonio Mirgovi, Elvio Varaldo, Enzo Papi, Giovanni Busso, Guido Ceresa, Guido Chiocchetti, Paolo Gaggero, Pietro Morea

Luoghi citati: Imperia, Savona