«Salviamoci con la Quaresima»

Contro lo sfascio, i vescovi ripropongono l'astinenza, citando Moravia Contro lo sfascio, i vescovi ripropongono l'astinenza, citando Moravia «Salviamoci con la Quaresima» Digiuno da cibo, sesso e tv per «espiare» Meno televisione, non mangiar carne di venerdì, digiunare nei giorni di mercoledì delle ceneri e venerdì santo, non andare a feste, in discoteca, non partecipare a vita mondana, moderarsi nei vizi come il fumo, astenersi dall'attività sessuale, fare la carità ai poveri, risparmiare. E' il decalogo dettato monsignor Ernesto Vecchi, vicario della diocesi di Bologna. La catarsi, ovvero la purificazione dall'inquinamento, non quello atmosferico (che pure ne avrebbe bisogno), ma quello dell'anima. In una paro¬ la: quaresima. I vescovi italiani hanno richiamato i fedeli alla penitenza, come monsignor Ravasi dalla prima pagina dell'Avvenire ha ieri ricordato. La necessità di un periodo di silenzio, di meditazione, di ricerca profonda. Lo scriveva anche «quel senza Dio» di Alberto Moravia nella raccolta di saggi L'uomo come fine, come cita Gianfranco Ravasi: «Per ritrovare un'idea dell'uomo, ossia una vera fonte di energia, bisogna che gli uomini ritrovino il gusto della contemplazione. La contemplazione è la diga che fa risalire l'acqua nel bacino. Essa permette agli uomini di accumulare di nuovo 1 energia interiore di cui l'azione li ha privati». i Lo dice anche la disciplina yoga, consigliando di «meditare» un po' tutti i giorni. Lo prescrive ai musulmani il Ramadan, mese di privazioni e di preghiera. In tutte le religioni c'è la necessità di un momento di mortificazione della carne, in attesa della rinnovata festa dello spirito. Parole su tavole antiche o esigenza ancora attuale? Ma per Vassalli «di questi tempi ha più senso il carnevale» Il Pontefice riceve le ceneri dal cardinale Bernardin Gantin

Persone citate: Alberto Moravia, Bernardin Gantin, Ernesto Vecchi, Gianfranco Ravasi, Moravia, Ravasi, Vassalli

Luoghi citati: Bologna