Scifo al Torino metto le radici

Il belga nega l'ipotesi di trasferimento e si offre a Goveani come consulente Il belga nega l'ipotesi di trasferimento e si offre a Goveani come consulente Saio; al Torino metto le radici A Pavia test perJulia Cesar Al Torino, ben più che altrove, questo è tempo di congetture. Sul conto del nuovo presidente ma soprattutto delle sue intenzioni. Se può servire, Scifo, cioè uno dei granata più autorevoli in campo e chiacchierati per quanto concerne il futuro calcio-mercato, sgombera il terreno da ogni dubbio autoqualificandosi come punto fermo del Torino prossima edizione. Il discorso è talmente chiaro e definito da far pensare a uno scherzo ma Scifo non ha l'aria di chi vuol menare il prossimo per il naso. «Volete sapere che cosa sarà di me e io vi dico che so già dove giocherò l'anno prossimo». Nel Napoli, dice uno con aria provocatoria. «Niente affatto, sarò ancora del Torino, dove mi trovo a mio agio e per il quale sono anche pronto ad accettare un prolungamento del contratto. Ho parlato con il presidente soltanto una decina di minuti ma ho capito che ha le idee chiare». Se con questa affermazione il giocatore vuol far capire che la sua conferma è già sancita, non c'è che dire: Roberto Goveani forse non si esporrà molto ma è rapido nelle decisioni. Poi Scifo, tanto per liquidare dubbi ulteriori, aggiunge: «Il presidente è uno con i piedi per terra e bada ai bilanci ma non credo che voglia indebolire la squadra. Nei primi incontri che abbiamo avuto ci ha dato serenità e sono tranquillo. Qui, poi, sto bene al punto che penso di comprarmi la casa». Ma non basta. Vincenzino si è talmente immedesimato nel ruolo di granata da chiedere di vestire anche i panni del consulente e collaborare con la società per elaborare i progetti per il futuro. «Non ci troverei proprio nulla di strano, e se qualcuno volesse chiedere il mio parere sarei ben lieto di offrirglielo. In fm. dei conti si dovrebbe parlare di giocatori che dovremo trovarci al fianco e mi sembrerebbe giusto far sapere quello che pensiamo in proposito». Il discorso scivola sul nome di italiani e stranieri. Scifo preferisce non soffermarsi su alcuno di essi, pero enuncia un principio di carattere generale: «Per restare sulla cresta dell'onda, in Italia è necessario sacrificarsi sempre molto altrimenti si finisce per restare tagliati fuori. E' un po' come in Nazionale dove si avvertono sensazioni particolari». E allora per lei il Toro è come la Nazionale? Risata e poi: «Massi, proprio così». Immaginabili i sorrisini degli scettici, ma ecco la controprova. Il 31 marzo, giorno del derby di ritorno in Coppa Italia, Scifo dovrebbe giocare nelle file del Belgio che sarà impegnato in Galles per la qualificazione mondiale ma, tanto per ribadire quanto si senta .appiccicata sulla schiena la maglia granata, Vincenzino ricorda di aver già chiesto al presidente della Federazione bèlga di essere esonerato dalla trasferta. Spiega: «La seconda sfida con la Juve sarà decisiva per l'ammissione alla finale mentre il Belgio, comunque finisca la partita con i gallesi, avrà a disposizione ancora due facili, incontri». Cambiamo scenario. E' in arrivo il Pescara, un'avversaria che non ha il potere di mettere la tremarella alle squadre che incontra, ma pur sempre una presenza legata alla necessità di conquistare i due punti. E Scifo commenta: «Ci sono dei rischi, credetemi. Se non scenderemo in campo con la giusta concentrazione, potremmo essere vittime di brutte sorprese». Intanto stamane si conosceranno - almeno sotto il profilo clinico - i destini di Aloisi che a Lione verrà operato dal professor Chambat, famoso chirurgo ortopedico, che procederà alla ricostruzione del legamento crociato anteriore. Lunghi i tempi di recupero che si prevedono per lo sfortunato giocatore il quale dovrà astenersi dall'attività agonistica almeno otto mesi. Per uno che scompare dalla scena, un altro che - sia pure sul fronte opposto e cioè quello juventino - torna a farsi notare. Si tratta di Julio Cesar, da oltre 4 mesi lontano dai campi a causa di una frattura alla tibia, e che oggi nell'amichevole della Juve a Pavia (alle 15, mentre in mattinata, alle 10, i bianconeri parteciperanno ai funerali di Borei, alla Gran Madre, ai quali presenzieranno pure il capitano del Torino, Fusi, l'addetto stampa Chiuminatto e alcuni Primavera granata), sosterrà il collaudo definitivo in vista della trasferta di Roma. Questa la formazione che Trap schiererà contro i lombardi (C2): Rampulla; De Marchi Marocchi; Conte Torricelli Julio Cesar; Di Canio Platt Vialli Moeller Ravanelli. Annotazione curiosa per concludere: nella partitella di ieri, Trapattoni - ahimè - è incappato in un'autorete e si è arrabbiato moltissimo prendendosela con l'esterrefatto Rampulla. Quando si dice la concentrazione. Piercarlo AHonsetti Scifo (a lato) i granata dei rìschi che corrono sottovalutando il Pescara; Julio Cesar (sotto) potrebbe rientrare all'Olimpico

Luoghi citati: Belgio, Galles, Italia, Lione, Pavia, Roma