Belmondo d'oro

Sci, Mondiali di fondo in Svezia: con un fantastico sprint l'azzurra conquista l'oro della combinata Sci, Mondiali di fondo in Svezia: con un fantastico sprint l'azzurra conquista l'oro della combinata Belmondo d'oro Un po'di sole sul nostro sport IN un momento squallido di tanto sport italiano, fra tresche di alti personaggi federali, piccinerie del Coni inquisito, timori di povertà da lotteria totocalcistica in crisi, calcioansie portoghesi di nostri dirigenti, tecnici e giocatori, in uno scenario di sport mondiale in affanno per i tempi nuovi e per le sue stesse repenti inquinanti ricchezze, la sciatrice azzurra Stefania Belmondo ha vinto in Svezia una medaglia d'oro mondiale, quella della combinata di fondo, che è fra le più sensazionali di ogni tempo per come è stata agonisticamente e spettacolarmente ottenuta, per le tradizioni altrui che finisce di triturare, per la personalità di chi l'ha conquistata, per i messaggi che ci impone, agli occhi e al cuore e al cervello. La ragazza piemontese mette, trasfonde negli sci una sorta di morbida violenza, espressa da un fisico forte e tenero, con modi gentilmente chirurgici. Bionda, minuta, fatina alla vista, questa Stefania deve essere nelle realtà una creatura stregonesca, capace di determinazioni tremende, fra il sacerdotale e il demoniaco, servite al popolo in salsa angelica. E' ar¬ rivata a quel tempio immenso del suo sport che è Falun facendo sfrigolare polemiche, caricandosi di energie speciali, incerta se piangere per il dente del giudizio o per il giudizio di un compagno di squadra. Ieri, stramazzando dopo il traguardo conquistato in un favoloso sprint ai decimi di secondo, è passata dal rictus al sorriso, basta un piccolo movimento delle labbra, un dire «sono felice» che nasce da un «avete visto?!». Le dobbiamo essere grati per l'aria pura che ci fa respirare e anche per il vento caldo che sa sollevare, con le vittorie - sua già un'Olimpiade - che spiegano, legittimano, santificano le sue polemiche. Le dobbiamo voler bene per come ci fa sentire bene, visto che se vince uno che ha respirato la nostra aria e mangiato il nostro pane questo vuol dire che aria e pane possono esser buone cose. La dobbiamo applaudire perché lei rappresenta, e fra gli stupori del mondo, un'Italia che nello sci di fondo, disciplina tanto terribile quanto nobile, scivola e scivola eppure va bene, e va bene proprio perché scivola per splendide virtù, quando altrove si scivola per orribili vizi. [g. p. o.l Stefania Belmondo (a terra) abbracciata da Manuela Di Centa (ottima 4a) al termine della 10 km della combinata [foto ap)

Persone citate: Belmondo, Bionda, Manuela Di Centa, Stefania Belmondo

Luoghi citati: Italia, Svezia