TIVU' & TIVU' «Fatemi capire» come va l'audience e che cosa interessa per davvero di Alessandra Comazzi

1 TIVÙ'& TIVÙ' «Fatemi capire» come va l'audience e che cosa interessa per davvero AVETE visto come va l'audience, com'è strano il pubblico. Tutti a pensare che piacciono soltanto le cose divertenti: poi, a «Un giorno in pretura», su Raitre arriva il pubblico ministero Antonio Di Pietro, interroga Walter Armanini, ex assessore allo stato civile del Comune di Milano, e si porta a casa un ascolto medio di quasi otto milioni di telespettatori, con punte di oltre nove. «Fatemi capire», dice Gad Lerner e il suo slogan potrebbe essere allargato a una buona fetta di pubblico italiano: che se vuole, effettivamente e legittimamente, stare allegro (come dimostrano «Saluti e baci» e «Scherzi a parte») non si lascia sfuggire neppure le trasmissioni più noiose per la tv, se ha la speranza che possano portare un po' di chiarezza. Quell'audience speciale sarà dovuta pure alla notorietà del protagonista, al ruolo che si è trovato a ricoprire. Però, la curiosità per il divo non spiega da sola un gradimento di I questa misura, che mandeI rebbe in sollucchero fior di conduttori. Avete visto come va l'audience (ne parliamo anche in un'altra pagina) e come va il mondo: fino a quando «Un giorno in pretura» era popolato di poveracci che avevano commesso piccoli reati, seguivano il programma pochissime persone. Ora, si capisce, la situazione è diversa, però è sempre uguale il problema: e riguarda soprattutto l'imputato. Se sia cioè opportuno, per la collettività, che un cittadino anonimo o un assessore divenuto famoso (è la stessa cosa) siano messi alla gogna davanti alla macchina da presa impietosa. Ma l'altra sera, su Raitre, noi dello Spettacolo aspettavamo soprattutto Alba Panetti, ormai divenuta opinionista. A «Diritto di replica», il programma con Paternostro, Fazio, Magaglieli, Magrelli e De Fornari, si discolpava dopo le accuse dei giornali. Non quelle relative al suo intervento sull'aborto a «Il rosso e il nero» di Santoro, ma alla sua campagna a favore del preservativo (o profilattico come un tempo credevamo fosse più elegante dire), unico strumento di prevenzione contro l'Aids. Pallida e bella, gilet con i campanelli («mi sono messa i campanelli come gli appestati»), interrogata da Oreste De Fornari, si è difesa molto bene. Con misura, pacatezza, e stivaletto di pitone rosso più volte inquadrato dall'ottimo regista Beldì. Aspettando la Panetti (è stata un'attesa lunga), oltre a Di Pietro abbiamo visto un'ottima puntata di «Milano, Italia». Gad Lerner dava più che mai l'impressione di essere un domatore in mezzo ai leoni. Il programma si svolgeva a Trieste, in collegamento con Roma c'era Giulio Andreotti. Si parlava della Jugoslavia, della guerra e della pace, dell'opportunità degli interventi esterni e dell'intricatissima situazione che coinvolge anche gli «italiani di Istria e di Dalmazia», come loro stessi si definivano. Bella trasmissione, accesa, sofferta. Ne sappiamo di più? Della situazione forse no: degli stati d'animo sì. Alessandra Comazzi

Luoghi citati: Comune Di Milano, Dalmazia, Istria, Italia, Jugoslavia, Milano, Roma, Trieste