«Corruzione la Chiesa è tentata»

«Corruzione/ la Chiesa è tentata» Il card. Saldarini scrive sul «Sabato»: attenti a soldi, prestigio, potere «Corruzione/ la Chiesa è tentata» La Ceiper la Quaresima: cristiani, siate coerenti ROMA. Il card. Giovanni Saldarini, arcivescovo di Torino, diventa collaboratore della rivista Il Sabato, sulla quale ogni settimana commenterà il brano del Vangelo domenicale. E di cosa parla nella prima uscita della sua rubrica? Di corruzione, di tangenti. Ma con destinatari particolari: gli uomini di Chiesa. L'occasione è l'episodio della tentazione di Gesù nel deserto. Satana - scrive Saldarini - offre denaro alla Chiesa, servendosi di un argomento apparentemente inconfutabile: «Bisogna vivere. Che cosa si può fare per Dio se non si hanno i mezzi di sussistenza?». Cristo ha respinto la tentazione di mutare i sassi in pane, quando ebbe fame; lo stesso fa la Chiesa, e tuttavia «capiterà anche alla Chiesa di essere tentata di tradire il suo spirito per salvare le sue istituzioni». Il prestigio e il potere sono gli altri «premi» che il demonio a volte promette nei suoi tentativi di corruzione. Come fece con Gesù, al quale, dice Saldarini, «propose una specie di passerella teatrale: perché no, se la gente applaude, e se è a questo prezzo che si è ascoltati». E anche qui qualche ecclesiastico cade, cedendo alla tentazione travestita oggi da «propaganda, sondaggi, statistiche, colpi di pollice apologetici, culto della riuscita immediata (quanti rampanti!), idolatria dell'efficientismo». Infine la tentazione del potere, al quale bisogna pagare il prezzo di un compromesso. Questo, ricostruisce Saldarini, l'argomento usato da Satana: «Quale sarebbe la situazione della Chiesa nel mondo se essa rifiutasse di scendere a patti? Che anch'essa ceda su qualcosa. In compenso, numerosi vantaggi le arriverebbero, grazie ai quali potrebbe assicurarsi potere in molti campi non spirituali». Ma, esorta il cardinale, bisogna rispondere tre volte di no: al denaro, «perché è meglio veder perire una istituzione piuttosto che mantenerla con il tradimento dello spirito»; al prestigio e ai compromessi «perché prima del successo e del potere vengono Dio e il suo Regno». Se Saldarini riflette sulle gerarchie ecclesiali, i vescovi italiani rivolgono il loro tradizionale messaggio per la Quaresima a ogni cristiano, qualunque ruolo egli ricopra nella Chiesa e nella società. La Quaresima è per i cattolici il periodo «della conversione, del cambiamento più radicale perché tocca il cuore dell'uomo». E nella «difficile situazione morale e sociale che l'Italia attraversa», ecco ancora una volta l'invito alla coerenza tra fede e comportamento, al senso del dovere, per assicurare alla società il necessario rinnovamento.

Persone citate: Gesù, Giovanni Saldarini, Saldarini

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino