Serenissima una «retata» da 30 arresti

Serenissima una «retata» da 30 arresti Serenissima una «retata» da 30 arresti Dimissioni lampo per Frigo, presidente del Veneto VENEZIA DAL. NOSTRO CORRISPONDENTE Un nuovo terremoto giudiziario scuote il Veneto. Da Verona 24 arresti e 8 informazioni di garanzia per gli appalti della terza corsia dell'autostrada Serenissima Padova-Brescia. Da Venezia altri sei arresti e altre sei informazioni di garanzia per l'appalto di un ospedale nel Polesine finanziato dalla Regione con fondi Fio. La Regione perde il presidente, eletto appena poche settimane fa. Franco Frigo, raggiunto da un'informazione di garanzia per il suo ruolo di consigliere d'amministrazione nella società autostradale, si è presentato dimissionario al segretario regionale della de Rosy Bindi: via dalla presidenza della giunta e via dal partito. Un'altra decapitazione, dopo dieci mesi di crisi dopo l'arresto del vecchio presidente Franco Cremonese. E non è l'unico botto di ieri, in Regione. In manette è finito, per l'appalto di Rovigo, anche l'ex assessore regionale alla Sanità Luigi Covolo, un uomo della corrente del vicesegretario nazionale del psi Gianni De Michelis. E' accusato di abuso d'ufficio e concorso in turbativa d'asta. Ancora per l'autostrada Serenissima è finito agli arresti l'ex presidente Giovanni Pandolfo, doroteo legato all'ex ministro dei Trasporti Carlo Bernini, in-, sieme al consigliere Mario Acampora, già assessore socialista al Comune di Padova, e a Giovanni Carlo Calderaro, segretario del deputato veronese Angelo Cresco, ex segretario regionale del psi. E nel mandato si parla di un accordo fra segretari amministrativi nazionali del psi e della de, dunque di Vincenzo Balzamo, che è morto, e di Severino Citaristi, che si è dimesso dall'incarico pochi giorni fa, al sopraggiungere della sua nona informazione di garanzia. Ma dalla politica si spazia in altri mondi. Al mondo del calcio, per esempio, le porte delle carceri si sono aperte per Giovanni Donigaglia, responsabile della Cooperativa costruttori di Argenta, una cooperativa rossa, e presidente della Spai. Sempre di Argenta e sempre nel consi¬ glio della Spai Raffaele Cervellati, zio del portiere del Bologna. Sono due dei 21 imprenditori inquisiti. Poi c'è un versante tutto bresciano dell'affare: imprenditori molto vicini all'ex ministro democristiano dei Lavori Pubblici Gianni Prandini, come Alessandro Faustini, figlio di Luigi, cave e calcestruzzi, come Luciano Gaburri, figlio del sindaco di Polaveno in Val Trompia, o come Ugo Facchetti, figlio di Adolfo, quello che si potrebbe definire «il padrone del Basso Garda»; Garda»; soprattutto come Santo Possi, ex netturbino, sindaco per vent'anni di Capriano del Colle, dimissionario da sabato perché già raggiunto da un avviso di garanzia per la storia degli appalti Anas. Possi è l'uomo che organizzava le cene elettorali del leader forlaniano. Di area laica, invece, Pietro Peterlini, cugino del presidente del Collegio dei costruttori bresciani. Informazione di garanzia, infine, per il presidente socialista della Provincia Costanzo Valli, e per due ex sindaci de, Bruno Boni, sindaco per 30 anni, e Pietro Padula, ex deputato della sinistra democristiana. Da un'altra provincia della Lombardia, Como, viene Lorenzo Cariboni, figlio di Paride, l'uomo che per primo si è adoperato per la ricostruzione della Valtellina, mettendosi di persona alla guida delle ruspe che dovevano rimuovere il fango della frana. E ancora titolari di imprese appaltataci, da Milano, Roma, Chieti, Bolzano. Gianfranco Marcoli di Galliate (Novara), Licio Claudio Lombardini di Albissola Superiore (Savona) e, da Venezia, Bruno Baldo, della Metalmeccanica Fracasso. L'accusa è di corruzione e turbativa d'asta. Avrebbero addomesticato gli appalti e avrebbero promesso o versato centinaia e centinaia di milioni per i lavori autostradali, pari al 3, 5, perfino 7 per cento. Quanto all'ospedale di Castelmassa, in provincia di Rovigo, oltre a Covolo è agli arresti un altro uomo dell'area De Michelis: il segretario della federazione socialista Nello Chendi. Informazione di garanzia, invece, a quello del pds Gianni Magnan. Le sedi dei due partiti sono state perquisite. Mario Lodo L'ex assessore regionale alla Sanità Luigi Covolo (psi) Arrestato