Arrivano i commandos anti-pesca di Fabio Galvano

Risse nei week-end lungo i fiumi Anche il cinema finisce nel mirino boicottato il film di Robert Redford -.v.v.-. v.-.V.:.;.;.:.:.:- :^;0y^^;yy::y::^::^y^: I/ULTIMA GUERRA ANIMALISTA In Inghilterra, si tuffano in acqua e annodano le lenze Arrivano i commandos anti-pesca «E' uno sport da sanguinari, va abolito» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sembrava di assistere a «Giochi senza frontiere»; e invece a Sutton Benger, un idilliaco borgo del Wiltshire, tutti quegli spruzzi e quel cadere in acqua, con grida e fischi, erano per una gara di pesca. Era accaduto che i soci dello Swindon Isis Fishing Club, proprio mentre le carpe cominciavano ad abboccare, si erano visti spuntare dall'acqua non le bollicine di un pesce in agonia ma grosse bolle d'aria che rivelavano la presenza di mostri fluviali. Erano arrivati i Wet-Sab, i sabotatori d'acqua. La Campagna per l'Abolizione della Pesca aveva deciso di rovinare un altro week end ai suoi nemici. Quello dei Wet-Sab sta ormai diventando un incubo per i pescatori inglesi. Dopo il benessere delle volpi e dei cervi, ora tocca a qualcun altro battersi per quello dei pesci. I sabotatori hanno deciso che è ora di finirla con il dolore e la sofferenza di quei poveri animali; ma se alla nascita del movimento contro quello «sport sanguinario» erano pochi i fanatici disposti a lunghe ore d'attesa nell'acqua per poter guastare la festa a un pescatore, oggi la Campagna conquista proseliti. Fare il Wet-Sab è bello e divertente: è come uno sport, un po' diverso. E non è un caso, forse, che la maggior parte delle crescenti schiere sia formata da yuppies e figli di papà: gente, insomma, che può spendere un paio di milioni per l'attrezzatura e dispone di una jeep per raggiungere i luoghi dove molti pescatori arrivano a guado. . Figuratevi le reazioni di chi, anziché un bel luccio, vede spuntare un giovanotto in muta nera che si presenta senza tanti complimenti: «Sono qui per dirvi che questo sport è una barbarie». Il mese scorso, a Sutton Benger, qualcuno è finito in acqua. Di fronte ai Wet-Sab e alle loro graziose compagne, protagonisti di quello che è forse il primo caso in Inghilterra di una dimostrazione a sfondo sociale in cui sono i più abbienti a prendersela con i pescatori del dopolavoro, c'è chi non ha resistito alla tentazione e si è tuffato in acqua per farla a pugni. Ma il più delle volte i Wet-Sab sono al sicuro: chi ha voglia, in una giornata fredda, di tuffarsi? I Wet-Sab ne inventano una più del diavolo. Anziché spaventare i pescatori, qualche volta, si limitano a far fuggire i pesci. Sbattono sott'acqua i grandi coperchi dei bidoni per la spazzatura, soffiano con vigore in un corno da caccia proprio nel momento in cui quella trota elusiva sta per abboccare. Oppure, al contrario, ingaggiano battaglia: con lunghe pertiche, come cavalieri in una giostra medievale, cercano di strappare le canne ai pescatori. Ma il non plus ultra della loro crudeltà sta nel cercare sott'acqua gli ami e le lenze di due o più pescatori e farne un groviglio, meglio se legato a una pietra o a una radice sommersa. Il movimento, forse incoraggiato dai successi di chi lotta contro la caccia alla volpe, acquista vigore e cerca nuovi spazi. Inorriditi dalle vicende di «Un pesce chiamato Wanda», i Wet-Sab tengono d'occhio anche il mondo del cinema e al momento hanno Robert Redford nel mirino. Reduce dalla lavorazione del suo ultimo film, incentrato su vicende di pesca, Redford si è sentito in bisogno di precisare che durante la lavorazione «neppure una trota si è fatta male». La Campagna per l'abolizione della pesca deve ancora decidere se boicottare quel film, sfilando in muta e respiratore davanti ai cinema. «I pescatori - afferma Davey Shepherd, uno degli animatori del movimento - non sono maniaci ma semplicemente persone che non hanno ancora capito». E per questo, trasferendo all'ittica i metodi di Poi Pot, sostiene che «il leopardo può cambiare le sue macchie e può essere rieducato». Ma i Wet-Sab non se la prendono con la pesca professionale, sovente più orrenda di quella praticata come sport; e in questo prestano il fianco ai loro critici. Non è il dolore dei pesci, dicono questi, che preoccupa i Wet-Sab, ma il piacere dei pescatori. Fabio Galvano Risse nei week-end lungo i fiumi Anche il cinema finisce nel mirino boicottato il film di Robert Redford Foto sul set dell'ultimo film di Robert Redford Gli animalisti inglesi non soltanto disertano le proiezioni, ma in muta da subacquei fanno i guastatori nei fiumi e nei laghi ostacolando la pesca

Persone citate: Davey Shepherd, Redford, Robert Redford, Robert Redford Foto, Sutton Benger

Luoghi citati: Inghilterra, Londra