Finisce in manette ex sindaco di D. Mi.
A Catanzaro A Catanzaro Finisce in manette ex sindaco CATANZARO. E' salita di livello l'inchiesta che, due settimane fa, aveva decapitato l'ufficio tecnico del Comune di Catanzaro e che ieri ha visto i primi arresti di politici. Alle 6 di ieri mattina i carabinieri hanno arrestato Marcello Furriolo é Pino Celi, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore comunale, democristiani, ancora consiglieri comunali. Per tutti e due le accuse sono pesantissime: associazione per delinquere finalizzata a far commettere, ad altri, reati; abuso e falso. Accuse che sono inserite dagli inquirenti in una logica di voto di scambio che si sarebbe concretizzata nel 1990 alla vigilia delle amministrative quando Furriolo e Celi (all'epoca assessore ai Lavori Pubblici) avrebbero imposto ad alcuni imprenditori edili una serie di lavori che dovevano servire per accreditare una loro immagine positiva nell'elettorato. Tutta la vicenda, secondo i giudici, avrebbe avuto al centro una serie di lavori di ordinaria manutenzione (quali il rifacimento di marciapiedi o di tratti di strada) che venivano sollecitati agli imprenditori costretti poi a chiederne il pagamento attestando falsamente di avere eseguito invece lavori di somma urgenza. Se Giuseppe Celi resta un personaggio marginale nel panorama politico catanzarese, diverso è il discorso per Furriolo, che per anni è stato il de di punta della generazione dei quarantenni. Sempre sul punto di fare il grande salto (Camera o Consiglio regionale) Furriolo lo scorso anno, alla vigilia delle elezioni politiche, si staccò, clamorosamente, dalla corrente dell'onorevole Carmelo Pujia. Sebbene fuori dai giochi che contano da oltre un anno, Furriolo è sempre stato un personaggio che conta nella de catanzarese e calabrese, [d. mi.]
Persone citate: Carmelo Pujia, Celi, Furriolo, Giuseppe Celi, Marcello Furriolo, Pino Celi
Luoghi citati: Catanzaro, Comune Di Catanzaro
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