Il «numero tre» di Corso Marconi di Francesco Paolo Mattioli
Il «numero Ire» di torso Marconi I PERSONAGGI Il «numero Ire» di torso Marconi Esperto di Borsa e ministro delle Finanze del gruppo Pi RANCESCO Paolo Mattioli è il direttore finanziàrio del gruppo Fiat. Insieme con il direttore generale Giorgio Garuzzo, che ha la responsabilità di coordinare le attività industriali del gruppo, è di fatto il «numero tre» di corso Marconi. Da anni è tra i più stretti collaboratori dell'amministratore delegato Cesare Romiti. Gran lavoratore, esperto di mercati valutari e borsistici, ha sempre seguito in prima persona i rapporti finanziari intemazionali del gruppo: è lui che ha sempre curato i rapporti della Fiat con le banche, con i mercati finanziari, con le società di rating. Insomma, è stato il «ministro delle Finanze» del gruppo, sovraintendendo a una tesoreria che ogni anno muove decine di migliaia di miliardi. Dal 17 novembre, in occasione del riassetto delle responsabilità di vertice del gruppo, ha ricevuto la funzione di «chief Financial officer», cioè appunto direttore di tutte le attività finanziarie, cui si aggiunge la responsabilità di coordinamento delle attività diversificate della Fiat nella grande distribuzione (Rinascente), nei servizi finanziari (Fidis), dell'editoria (Itedi), della Internazionale holding Fiat, delle assicuazioni (Toro) e dell'ingegneria civile (Cogefar-Impresiti; è consigliere d'amministrazione dell'Editoriale La Stampa e vicepresidente della finanziaria milanese Gemina, che controlla il gruppo Rizzoli-Corriere della Sera. Mattioli, romano, 52 anni, laureato in giurisprudenza, è nipote di Raffaele Mattioli, il celebre presidente della Banca Commerciale Italiana. E' sposato con due figli, un maschio e una femmina, entrambi universitari. A sentire chi gli è vicino, è tra i dirigenti più attivi del gruppo: tra i primi ad arrivare, è solito lasciare Corso Marconi a tarda sera. Il suo ufficio è all'ottavo piano del palazzo dove ha sede la società torinese. La sua stanza è accanto a quelle dei vertici alti della società, a partire da Agnelli, Romiti e Garuzzo. Se Torino è ormai la sua città adottiva, il legame con Roma, dove vive la sua famiglia, è sempre molto forte e, quando non è trattenuto da impegni di lavoro, il venerdì sera rientra nella capitale. Cordiale ma riservato, il direttore finanziario della Fiat è un uomo schivo e anche la sua vita sociale è quasi esclusivamente legata al lavoro. L'unico hobby che gli si conosce è quello del calcio: da spettatore, però, più che da praticante. E capita spesso di vederlo in tribuna allo Stadio delle Alpi, con Agnelli e Romiti, alle partite della Juventus. In Fiat Mattioli è entrato poco dopo Romiti, nel maggio del '75, con la carica di responsabile della direzione affari finanziari e successivamente anche quella di responsabile dei settori amministrazione, pianificazione e controllo. Nel gennaio 1980 è stato nominato responsabile degli stessi settori per la Fiat Auto e nello stesso tempo coadiutore del direttore generale della stessa Fiat Auto. Il primo gennaio '81 Mattioli è diventato direttore centrale della Fiat spa. Dal dicembre 1990, aveva assunto anche la responsabilità delle attività diversificate del gruppo Fiat, tra cui rientrava la Cogefar, appena acquisita dalla Fiat Impresit. [s. lue] Il direttore finanziario della Fiat Francesco Paolo Mattioli in compagnia della moglie 9
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