Senza soldi, ma con lo psicologo
34 ARBITRI Una serie di test per stabilire se l'aspirante «giacchetta nera» è idoneo Senza soldi, ma con lo psicologo I rimborsi sono fermi da quattro mesi e mezzo ROMA Eccolo di nuovo. Lo psicologo si riaffaccia nel mondo del calcio da cui era uscito senza troppa gloria qualche anno fa, dopo aver invano cercato, con qualche seduta, di risolvere i problemi dei giocatori. Oggi il suo obiettivo si sposta sugli altri protagonisti del tappeto verde, gli arbitri. L'augurio è che questa volta l'esperimento funzioni. In A è polemica continua, nuove regole e inesperienza inducono spesso all'errore i «giovani leoni» di Casarin. Così Salvatore Lombardo, presidente dell'Aia, s'è messo in testa l'idea di creare il superarbitro. Cominciando dal basso, ovviamente: chi è già nella massima serie deve migliorare da solo. Per gli altri, l'arma segreta è lo psicologo. Il presidente dell'Aia ha deciso di mettere sotto il microscopio i ragazzini, gli arbitri del domani, quelli che si presentano a quindici anni, pronti a sacrificare la libertà pur di dirigere una partita tra dilettanti, disposti ad accettare insulti ed aggressioni e persino ad anticipare le spese. I rimborsi per ora tardano parecchio: sono fermi al 5 ottobre scorso. Il che vuol dire un milione per chi è impegnato nelle categorie giovanili, ma anche sei o sette milioni per chi dirige i dilettanti. Sono un piccolo esercito questi «martiri» del pallone, circa trentamila persone reclutate dalle 208 sezioni. E le vocazioni sono in aumento. Da oggi però le cose cambiano. Non basterà più presentarsi in una sezione: l'arbitro del domani va selezionato anche quando compie i primi passi. Ed ecco lo psicologo a scremare i candidati con una serie di test, che dovranno scoprire se l'aspirante arbitro possiede le tre qualità fondamentali: capacità di gestire gli uomini, capacità di comunicazione, prontezza di riflessi. Ma la rivoluzione tra le giacchette nere non è finita qui. Dal basso si stanno facendo largo le donne. L'ostracismo è caduto solo da quattro anni, ma sono già 453 le ragazze in attività. E cinque dirigono, bene, in la e 2a Categoria. E hanno già conquistato il congedo per maternità. Piero Semitoni
Persone citate: Casarin, Piero Semitoni, Salvatore Lombardo
Luoghi citati: Roma
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