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Ma anche II Milan è cristiano Ma anche II Milan è cristiano Due modi cattolici di vedere i trionfi rossoneri corredato da una lunga risposta nella quale si auspica l'avvento di uno sport «il più possibile uguale per tutti, competitivo e non squilibrato», che ci affranchi dalla dittatura di una sola squadra e dall'azzeramento dell'incertezza agonistica. E Berlusconi? «Berlusconi fa i suoi interessi che non necessariamente sono coincidenti con quelli di tutto il calcio italiano. Ma basterà», si chiede il Direttore, «sottolineare questa ovvietà per far ricadere sulla nostra cronaca sportiva l'accusa di antimilanismo?». E' lecito supporre che anche per un tifoso del Milan in sintonia con le idee cristiane di Avvenire, basti e avanzi. Non è Silvio Berlusconi che, salendo alla tribuna vip di San Siro e mostrando alla gente la sciarpa rossonera intorno al collo, disse: «In questo segno vincerai»? [g. ran.] del Totocalcio. Il lettore Papotti, forse subodorando che Avvenire non ritenga propriamente cristiani i trionfi a raffica di Capello e Berlusconi, s'impenna, ricorda al Direttore che «vincere nel calcio non stanca mai», lo dice anche Trapattoni sebbene attualmente non abbia nessuna ragione di stancarsi, e che «il cavalier Berlusconi è un grande imprenditore, una di quelle persone che per la società sono un alto valore perché dà lavoro a 40.000 persone». Insomma conclude - meno astio e più obiettività nei confronti del Milan e del suo presidente. Che momenti e che dispute. Pubblicato sul numero di ieri, con ampio rilievo, lo stesso di cui avrebbe goduto un intervento sui problemi morali inerenti all'aborto e sulla cristianità dei razzisti, l'invito a non essere mai astiosi con il prossimo, soprattuto se milanista, è Un giornale può essere in sintonia con le idee cristiane di un suo lettore e, allo stesso tempo, in dissonanza con le idee calcistiche del medesimo. E' il caso di Avvenire, quotidiano di ispirazione cattolica e del signor Mario Papotti il quale, elogiato «lo stile cristiano» di quasi tutte le pagine del giornale, riscontra e biasima «lo stile anti milanista e antiberlusconiano» del settore sportivo; e, addolorato, scrive al Direttore, affinché si giunga a un rapido ed evangelico rimedio. Che cosa ha combinato di antimilanista e antiberlusconiano Avvenire? Si è dichiarato d'accordo con una lettera, ospitata precedentemente nell'apposito spazio, che sottolineava l'ascesa della noia causata al campionato dai ripetuti successi rossoneri e la discesa, conseguente a quella noia e a quei successi, del montepremi POLEMICA INSOLITA Un lettore scrive al quotidiano Avvenire: siete troppo anti Berlusconi