«Tutti insieme, e presto» di V. Cor.

Lobianco e Avolio tendono la mano alla Confagricoltura «Tuffi insieme, e presto» Si rilancia la confederazione unica ROMA. Se maretta c'è stata oggi le acque sono di nuovo calme. Il fatto che il Presidente della Repubblica avesse ricevuto pochi giorni fa il numero uno della Confagricoltura, Gioia, e non i suoi omologhi di Coldiretti e Confederazione italiana agricoltori, Lobianco e Avolio, pare abbia provocato tensioni fra i leader delle maggiori organizzazioni agricole, ma l'incidente diplomatico è stato ampiamente superato. Anzi, ad appena due giorni dal fatto, si riparla del progetto che ha come obiettivo l'unificazione delle tre confederazioni. A sventolare il ramoscello d'ulivo è stato per primo Lo¬ bianco: «Dobbiamo procedere alla fase che porterà alla unificazione, avviando le opportune commissioni di studio su fatti concreti - ha detto il presidente della Coldiretti - dobbiamo compiere un salto di qualità e contribuire così al rilancio di un settore che se pure fra errori e incertezze resta sostanzialmente pulito». «Il nostro impegno - ha confermato Avolio - è di operare con coerenza per creare in tempi brevi le condizioni necessarie per l'unità fra le organizzazioni agricole, nel rispetto dell'identità e del ruolo di ciascuna. Qualità e governo della produzione, unità e solidarietà, sono i temi sui quali si svilupperà l'iniziativa della Cia». E Gioia ha subito dato il «ricevuto» a questi messaggi di pace. «Sono stato fra i primi a individuare la necessità di giungere a un'organizzazione unitaria - ha detto - e sono assolutamente d'accordo sull'opportunità di accelerare in questa direzione, per non sprecare, in un difficile passaggio dell'economia e dell'agricoltura, energie preziose. Occorre però partire non solo dai vertici, ma anche e soprattutto dalla base, cioè dalle associazioni e dalle cooperative dei produttori, ponendo l'impresa al centro di questo processo». [v. cor.]

Persone citate: Avolio, Gioia, Lobianco

Luoghi citati: Roma