Fontana: come cambio il ministero

Presentata alla Camera la riforma del dicastero, indispensabile un nuovo piano di spesa Presentata alla Camera la riforma del dicastero, indispensabile un nuovo piano di spesa Fontana: come cambio il ministero Occorre adeguare il settore allo standard Cee Verrà costituito un ente unico per la ricerca ROMA. I tempi nuovi sono alle porte. Il ministero dell'Agricoltura cambia pelle e diventa il ministero dell'Agroalimentare. Un rinnovamento necessario, che renderà più snelli i rapporti tra settore primario e trasformazione, che garantirà al settore una rappresentanza al massimo livello sia in sede nazionale, sia, soprattutto in sede comunitaria. Nel contempo molte competenze passeranno alle Regioni, dando così spazio alle legittime rivendicazioni che, da tempo compresse, erano sfociate nella protesta e nella richiesta di un referendum per abolire il dicastero «verde». Fontana ha illustrato alla Camera il suo progetto di riforma, che gravita su due parole chiave: risanamento e rilancio del settore, ma per riempirle di contenuti occorre, oltre ai cambiamenti, un nuovo piano poliennale di spesa in grado di adeguare la produzione alla concorrenza europea e alla nuova situazione che si determinerà con la nuova politica agraria comunitaria e l'accordo Gatt sul commercio internazionale. Il ministro questo piano lo ha nel cassetto, e lo illustrerà in tutti i particolari l'8 marzo, a Verona, quando, in concomitanza dell'annuale Fiera dell'agricoltura, si svolgerà una conferenza nazionale sul settore, a cui presenzierà il presidente del Consiglio, Amato. Ma, legata al rilancio del settore, c'è un'altra necessità, quella di riorganizzare la politica nazionale della ricerca e della sperimentazione agraria. Quest'esigenza, ha spiegato Fontana, dovrà portare alla costituzione di un ente unico della ricerca. «La ricerca in Italia - ha detto il ministro oggi è mandata avanti da molte istituzioni, che hanno spesso finalità diverse. Ci sono le università, il Cnr, gli istituti specializzati del ministero dell'Agricoltura e altri enti pubblici come, ad esempio, l'Enea, l'Istituto per la nutrizione, gli Istituti zooprofilattici sperimentali. Accanto a questi operano poi imprese ed istituti privati, che spesso si giovano del sostegno degli interventi finanziari pubblici. Ecco perché da più parti è sostenuta l'opportunità di creare un ente unico della ricerca formato da ministero e Cnr». Per elaborare questa proposta il ministro ha predisposto un gruppo di lavoro che ha messo a punto uno schema di disegno di legge di ristrutturazione del sistema ministeriale della ricerca. Le proposte da vagliare sono tre, ma quella ritenuta vincente prevede un accorpamento di tutti gli istituti, sezioni e laboratori in nove dipartimenti che si salderebbero dopo cinque anni di rodaggio. Vanni Cornerò Lobianco e Avolio tendono la mano alla Confagricoltura Nella foto grande Gianni Fontana a fianco Arcangelo Lobianco

Persone citate: Arcangelo Lobianco, Avolio, Fontana, Gatt, Gianni Fontana, Vanni Cornerò Lobianco

Luoghi citati: Italia, Roma, Verona