Ferita gravemente nell'agguato a papà di D. M.

Ferita gravemente nell'agguato a papà I killer in azione a Vibo Valentia: l'uomo se la caverà in pochi giorni Ferita gravemente nell'agguato a papà Un anno, centrata alla testa da un proiettile VIBO VALENTIA. E' una bimba di un anno l'ennesima vittima innocente delle guerre di mafia che insanguinano la Calabria. Ilaria Chiarini sta lottando da venerdì notte contro la morte, e le speranze che sopravviva sono ridotte al lumicino perché uno dei colpi sparati contro il padre - bersaglio virtuale dell'azione dei killer - l'ha colpita alla testa. E' accaduto a Piscopio, una frazione di Vibo Valentia, una zona che, sebbene abitata da poche decine di persone, in passato ha visto altri episodi di sangue. Bersaglio degli assassini doveva essere Giuseppe Cirianni, 32 anni, ufficialmente gommista, ma secondo gli inquirenti elemento in crescita nel panorama criminale di Vibo Valentia. Per due volte processato con gravi accuse (duplice tentativo d'omicidio e sequestro di persona) è uscito sempre assolto. Cose, queste, che hanno fatto lievitare sensibilmente la considerazione che di lui si ha in certi «ambien¬ ti». Ma lo scalare posizioni nell'ambito della criminalità accresce il numero dei nemici e così anche Cirianni, come molti giovani pregiudicati del Vibonese, è entrato nel mirino dei killer nemici. Venerdì sera l'uomo, insieme alla moglie, Domanica Fannia, 31 anni, ed alle due figliolette, Enza di 7 anni ed Ilaria, stava rientrando a casa dopo aver cenato da alcuni parenti. Alla guida dell'automobile c'era Cirianni che ha accostato la sua Audi «80» vicino casa per far scendere la moglie e le figlie ed evitare loro di restare troppo sotto una pioggia battente. Gli assassini hanno atteso che l'uomo spegnesse il motore per cominciare a far fuoco, con la «presunta vittima» intrappolata nell'abitacolo. I killer, due almeno, erano piazzati ai lati opposti della strada ed hanno fatto dell'automobile il bersaglio del fuoco. Per Cirianni e la sua famiglia sono stati attimi d'inferno: decine di panettoni hanno passato da parte a parte l'automobile devastando la lamiera ed hanno raggiunto tutti e quattro gli occupanti. Però il vero obiettivo dell'agguato ha avuto solo una spalla ferita da un panettone mentre Ilaria, che si trovava in braccio alla madre, è stata centrata da un proiettile alla testa. Il piombo, secondo quanto hanno accertato i medici, ha trapassato la testa della bambina, fracassando le ossa del naso e fuoruscendo dalla guancia destra, provocando gravissimi danni alla massa cerebrale. Il professor Ceccotti, primario di neurochirurgia dell'ospedale «Pugliese» di Catanzaro ha parlato di un quadro clinico fortemente compromesso, dicendo che le possibilità che Ilaria sopravviva sono poche, anche perché il piombo entrando in contatto con le ossa della testa si è sfaldato, frantumandosi in molti microframmenti la cui rimozione è difficilissima, [d. m.]

Persone citate: Ceccotti, Ilaria Chiarini, Piscopio

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia