Palmestein Perquisiti casa e ufficio di Fra. Gri.

Palmestein Palmestein Perquisiti casa e ufficio ROMA. Un'interminabile perquisizione: per dodici ore una squadra di carabinieri ha passato al setaccio l'abitazione e l'ufficio di Ferdinando Mach di Palmestein, finanziere di area socialista, alla ricerca di documenti scottanti sulla Cooperazione. La perquisizione è stata ordinata dal giudice Vittorio Paraggio che sta indagando su presunte tangenti alla Farnesina e che nei giorni scorsi aveva inviato informazioni di garanzia all'ex ministro degli Esteri Gianni De Michelis e all'ex sottosegretario Claudio Lenoci, socialista anche lui. Il finanziere per ora è introvabile. L'inchiesta sulla Coperazione, inizialmente circoscritta a limitati episodi (Albania, Somalia, Bangladesh), si è allargata al sistema stesso degli appalti che la Farnesina aveva messo in piedi in nome degli aiuti al Terzo Mondo. E vengono fuori nomi di rilievo. Mach di Palmestein, poi, è un nome ben difficile da dimenticare. A prescindere dal crack Maiocco, dallo scandalo EniPetromin, e dalle discusse scorribande nella finanza internazionale a fianco di Giancarlo Parretti - tutti casi in cui compare il suo nome - il giovane Mach è diventato famoso in quanto terminale dell'inchiesta condotta dal giudice Carlo Palermo, che da Trento indagava su tangenti internazionali e traffico di armi. Proprio nello studio di Mach di Palmestein, che presiedeva una finanziaria che faceva capo al psi, nei primi Anni 80 ci fu un'analoga perquisizione che scatenò un putiferio. Nell'ordine di perquisizione, infatti, il giudice Palermo chiedeva espressamente di cercare documenti su Pillitteri e Craxi, indagati per «violazione alla legge sul finanziamento dei partiti». Una mossa temeraria, oltre che scorretta dal punto di vista procedurale. In quel momento, infatti, Bettino Craxi oltre che segretario del psi, era deputato e presidente del Consiglio. E il giovanissimo giudice fu investito da tali e tante critiche (più un'indagine disciplinare davanti al Csm) che dovette lasciare di corsa l'inchiesta. Ma Carlo Palermo - lo scrive in un suo recente libro, «L'attentato» - all'epoca aveva scoperto che Mach di Palmestein aveva inventato un sistema di società estere che raccoglievano cospicue tangenti, poi reinvestite, proprio dal settore della Cooperazione allo sviluppo. Nei giorni scorsi, peraltro, in veste di deputato della Rete, ha voluto incontrare i giudici che oggi stanno indagando sulla Cooperazione. [fra. gri.]

Persone citate: Bettino Craxi, Carlo Palermo, Claudio Lenoci, Craxi, Giancarlo Parretti, Gianni De Michelis, Maiocco, Pillitteri

Luoghi citati: Albania, Bangladesh, Palermo, Roma, Somalia, Trento