Mazzette, anche Cariglia è nei guai di Anna Langone

Raggiunto da un avviso di garanzia il presidente del psdi, per concorso in concussione Raggiunto da un avviso di garanzia il presidente del psdi, per concorso in concussione Mazzette, anche Cariglia è nei guai Sarebbe coinvolto negli appalti per il porto di Manfredonia Tangenti per 5 miliardi, un memoriale lo chiama in causa FOGGIA. Anche Antonio Cariglia partecipò alla spartizione della mazzette per l'appalto dei nastri trasportatori del porto di Manfredonia. Ne sono sicuri i magistrati che indagano sul caso, i p.m. foggiani D'Amelio e Lucianetti, che hanno inviato all'ex segretario nazionale del psdi, ora presidente del Sole Nascente ed eurodeputato, un avviso di garanzia per concorso in concussione. A chiamare in causa Antonio Cariglia sarebbe stato Darsio Camerino, ex iscritto al partito e subcommissario del Consorzio Asi, l'Ente appaltante dell'opera. Camerino, in carcere da un mese, ha consegnato ai p.m. un memoriale di tre pagine, in cui ricostruisce i passaggi di mano delle tangenti, pari a 5 miliardi, pagate dalla ditta milanese Emit per aggiudicarsi il prestigioso appalto. Secondo Camerino, fu il suo collega, l'ex senatore democristitano Wladimiro Curatolo, commissario del Consorzio Asi, agli arresti in casa per motivi di salute, a chiedergli di fare da tramite con i personaggi da «ammorbidire». In base alla spartizione concordata tra Asi ed Emit, al psdi, terzo partito per importanza dopo de e psi, spettavano 360 milioni della torta; cifra passata, in più tranche, dalle mani dell'ammini- stratore delegato della Emit, Paolo Taidelli, anche lui inquisito, a quelle di Camerino che dette il denaro a Giuseppe Affatato, uno degli ex amministratori in carcere da un mese e mezzo. A differenza di Camerino, che proprio ieri sera, in virtù delle informazioni fornite, ha ottenuto la libertà provvisoria, Affatato, ex vicepresidente della Regione Puglia e fra i leader del psdi nella regione, non ha ammesso con i giudici il coinvolgimento del partito e meno che mai dell'allora (i fatti si riferiscono al 1990) segretario nazionale Cariglia. L'uomo politico ha confermato di aver ricevuto la consistente cifra precisando però di averla utilizzata per pagare le proprie spese elettorali, per le elezioni regionali e prima ancora per le europee alle quali Cariglia fu capolista e primo degli eletti del partito in Puglia. A Vieste, sul Gargano, città in cui Cariglia è nato 67 anni fa, la notizia dell'avviso a suo carico è stata accolta con incredulità. Il presidente del psdi è solito recarsi nella ca¬ sa di famiglia per il fine settimana, anche per curare da vicino la conduzione della Fondazione Turati, un centro per l'assistenza agli anziani, di cui Cariglia è presidente nazionale. Spesso, durante queste sue visite settimanali, Cariglia si reca a Foggia per fare il punto dello stato di salute del partito in Capitanata, zona di cui segue, per via delle origini viestane, i problemi: proprio ieri Cariglia aveva portato di persona, alla Regione, la candidatura della «Turati» a sede dell'ospedale che, da anni, Vieste contende a Vico del Gargano. Cariglia è il ventinovesimo destinatario di avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta che ha visto coinvolti, sempre con l'accusa di concorso in concussione, anche l'ex ministro del Bilancio, Cirino Pomicino, il funzionario della segreteria amministrativa del psi, Vincenzo D'Urso, i deputati foggiani Di Giuseppe, democristiano, e Romano, socialista, per i quali i giudici hanno chiesto alla Camera l'autorizzazione a procedere per l'arresto. In carcere rimangono, con Affatato, l'ex assessore regionale Roberto Paolucci, psi, l'ex deputato socialista Angelo Ciavarella, l'ex segretario provinciale della de, Rodolfo Schiraldi. Anna Langone Il presidente del psdi Antonio Cariglia

Luoghi citati: Foggia, Manfredonia, Puglia, Vico Del Gargano, Vieste