E di venerdì va di moda il nero

E di venerdì va di moda il nero E di venerdì va di moda il nero Da Tangentopoli alla Borsa, la galleria della jella ZAMPE di coniglio (please) per i prossimi venerdì della Repubblica e amuleti per i signori dei Palazzi perche questa ricorrenza settimanale, nell'era dello Scandalo, porta sfiga anzichenò. Avvisi di garanzia a pioggia. Ministri che sloggiano. Governo che vacilla. Borsa che precipita. Lire che scompaiono. Date un'occhiata ai titoli dell'altro dì: «Cadono Goria e De Lorenzo, governo in bilico»; «Tangenti, avviso di garanzia a La Ganga»; «Lira ko, titoli di Stato nella bufera»; «L'uomo di Forlani da teste a detenuto»; «Il venerdì più nero di Amato». Appunto. Se due indizi fanno una prova, l'archivio dei recenti venerdì suggerisce un teorema. E il teorema dice: a temperatura ambiente, moltiplicando Di Pietro per il numero dei venerdì, la somma degli inquisiti cresce con velocità esponen- ziale, diciamo molto prossima a quella con cui si moltiplicano gli avvisi al Citaristi. Siamo nel non euclideo, d'accordo, ma prendete il venerdì 12 febbraio. N erissimo. «Tangenti, ciclone su Roma»: ventinove richieste di rinvio a giudizio. Tra i molti: Franco Carrara, Arrigo Gatiai, Franco Nobili. E poi: avviso di garanzia a Paolo Pillitteri (il terzo), avviso di garanzia a Carlo Tognoli (il secondo). E poi: «Enimont: Cagliari sotto inchiesta». Non basta: a essere maligni è pure «Il primo giorno di Benvenuto segretario», o se preferite: «Craxi: per me non cambia niente» . Prendete il venerdì 29 gennaio. Un disastro. «Blitz dei carabinieri nella sede del psi», «Terremoto tangenti sui partiti», «Avvisi a Craxi e De Miche¬ lis. Inquisito Dell'Unto, arrestati Finetti e Bonfanti», «Avvisi ai manager, l'Anas vacilla», «Manzi parla: dividevo mazzette con de e psi». Manzi, come no. La sua intervista-terremoto compare il 22 di gennaio. Giorno? Venerdì. Lui ancora superlatitante sotto il sole di Santo Domingo - e triste e senza soldi (dice) - ma già pronto a rientrare nel nebbione milanese e a moltiplicare inquisiti, come da teorema. Non ancora convinti? Avanti allora. Venerdì 15 gennaio di rinvìi a giudizio ne vengono chiesti 35 a Milano e una mezza dozzina nelle altre Tangentopoli. Casca pure il Paolo Berlusca, detto il Berluschino. Venerdì 8 gennaio arriva il secondo avviso a Craxi, grazie (prego) alle confessioni dell'ex fedelissimo Loris Zaffra. Venerdì 27 novembre è il giorno di Giorgio Strehler, «avvisato» per quei 718 milioni che non si trovano più nei bilanci del Piccolo Teatro. Ed è il giorno del dollaro che vola sopra le 1400 lire. Di venerdì (6 novembre) l'ingegner Ligresti viene ricoverato per collasso. Di venerdì (30 ottobre) Zamberletti, ex ministro, si becca il primo avviso di garanzia. Di venerdì (10 ottobre) Edoardo Longarini, re di Ancona, finisce in galera. La malasorte, si sa, è contagiosa, e dunque allaga pure noi. E' nell'allegro venerdì 18 settembre che il governo ci annuncia: «Tredicesime addio», o anche: «Italiani, tutti a dieta fiscale», giacché i nuovi scaglioni Irpef «prosciugheranno 7100 miliardi». Pessima giornata, ma mai quanto quella del 4 settembre, quando Giuliano Amato annuncia a reti unificate: «11 baratro ha fatto un passo verso di noi». Provate a indovinare: che giorno era il 4 settembre? Risposta esatta. «L'Italia af¬ fonda», «Sacrifici per tutti», «Ciampi aumenta il tasso di sconto». «Venerdì nero». E dai. Mica per niente tra gli operatori di Borsa, superstiziosi quanto i giocatori di cavalli, il venerdì è un giornata da tenere d'occhio in tempi normali, figuriamoci in questi. Ecco perché odiano il viola, varcano il recinto con il piede destro, si tengono in tasca il portafortuna: «Noi ci giochiamo soldi e dà sempre fastidio perderli». Magari ha ragione il Ciaravolo, psicoterapeuta, che parla di «profezia che si autoavvera», magari ha ragione la Serena Foglia, scrittrice, esperta di astri che dice: «Non è vero niente». Ma se state nei Palazzi a rischio Di Pietro, oppure nei torrentelli della Borsa, a rischio risparmio, il prossimo venerdì state in campana. Pino Corrtas Avvisi di garanzia a pioggia ministri che sloggiano il dollaro che impazzisce In alto, il governatore di Bankitalia, Carlo Azeglio Ciampi. A destra: Giorgio Strehler

Luoghi citati: Ancona, Cagliari, Italia, Milano, Roma, Santo Domingo