Uckmar «Perchè ho detto di no» di S. Lue

Uckmar Uckmar «Perché ho detto di no» GENOVA. «Un sondaggio, qualche garbata pressione, ma ho detto serenamente e recisamente di no». Bando alla falsa modestia, Victor Uckmar non smentisce di essere stato interpellato in vista di un possibile insediamento al ministero delle Finanze. «Ma non potevo proprio accettare». Professor Uckmar, ma perché un tecnico del fisco come lei dice no ad una prospettiva così prestigiosa? «Innanzitutto perché credo che un tecnico, come per l'appunto spero di essere io, cioè un personaggio privo di collegamenti politici, viene maciullato se tenta l'avventura del Palazzo. Gli occorrono, per evitarlo, accordi politici e introduzioni nel mondo amministrativo che io non ho». Tutto qui? Insomma, ragioni di prudenza? «Non solo. Veda, io mi considero un eterodosso in materia di politica economica. Per me non è possibile non affrontare il tema del debito pubblico: è lì il vero prblema della finanza pubblica, ed è lì che bisogna intervenire. Mi pare che la linea del governo sia ben diversa». Intervenire? E come? «Non bisogna colpire indiscriminatamente il risparmio, ma tassare chi può pagare. I rispamiatori che con le rendite dei loro Bot riescono a malapena a quadrare il bilancio vanno salvaguardati. Ma sono convinto che bisogna tassare severamente coloro che invece occultano queste rendite finanziarie e la ricchezza che le produce». Lei, da ministro, avrebbe usato la mano pesante... «Non sempre. Sono convinto, ad esempio, che si debbano ridurre le aliquote fiscali, soprattutto premiando chi reinveste i propri guadagni nell'attività produttiva. Il nostro attuale sistema, invece, anche con la recente minimum tax per tanti altri versi apprezzabile, colpisce chi fa investimenti produttivi e in particolar modo chi assume personale». Ma non le sorrideva l'idea di gestire il fisco dall'altra parte della barricata? «Be', certo sarebbe stata una bella scommessa. Però credo che la politica sia soprattutto mediazione, e io, caratterialmente, non sono disposto a fare compromessi. Poi un incarico ministeriale mi avrebbe impedito di continuare a svolgere le mie altre attività professionali e sociali. E in fondo credo che, pur non essendo privo di ambizioni, non ho quella per la carriera politica». [s. lue]

Persone citate: Professor Uckmar, Uckmar, Victor Uckmar

Luoghi citati: Genova