Steffi: mi sento come Tomba

Mondiali di fondo, la Di Centa 5a e la deludente Belmondo 6a nella 15 km Mondiali di fondo, la Di Centa 5a e la deludente Belmondo 6a nella 15 km Stetti: mi sento come Tomba E la collega azzurra esulta: per me è come una vittoria Trionfo della russa Vialbe alla sua sesta medaglia d'oro FALUN DAL NOSTRO INVIATO La chiamano «farfalla». Ma Elena Vialbe, più che un insetto estivo sembra un gatto delle nevi, di quelli a motore, con tanto di cingoli. Incurante di una bufera di neve e di vento, la ventiquattrenne atleta russa di Magadan ha conquistato ieri la sua sesta medaglia d'oro mondiale, inaugurando con un folgorante successo i campionati iridati. Sui 15 km a tecnica libera, quella che è già diventata una delle più grandi fondiste di tutti i tempi ha inflitto a tutte le avversarie distacchi abissali: 52" a Maria Lisa Kirvesniemi e 55" a Marjut Lukkarinen-Rolig, le due finlandesi seconda e terza, che sono considerate dei fenomeni. E le azzurre? Bisogna risalire in quinta e sesta posizione con Manuela Di Centa davanti a Stefania Belmondo, entrambe precedute dall'altra russa Larissa Lazutina. Un risultato a due facce per l'Italia che ha anche piazzato onestamente Gabriella Paruzzi 18a e Bice Vanzetta 26a. Da una parte essere a questi livelli è sempre entusiasmante, dall'altra forse ci si aspettava qualcosa di più. Soprattutto dalla piemontese che era stata quinta nella stessa gara ad Albertville, ma aveva ottenuto il bronzo in Val di Fiemme nei Mondiali'91. «Ho capito subito che era una giornata storta - da detto Steffi -. Non riuscivo a sciare, i movimenti non erano naturali. Non è un anno fortunato questo, per me e per Tomba». Evidentemente anche lei pensava di far meglio. Tuttavia la ragazza di Pietraporzio non si lascia abbattere: «Ogni giorno fa storia a sé. Speriamo nelle prossime prove. Era un mese che non gareggiavo e ho pagato la tensione». Responsabilità, pressioni, i problemi ai denti che l'hanno costretta a disertare i campionati italiani, le recenti polemiche con Albarello che l'ha accusata di essersi montata la testa. Lo scricciolo Belmondo, che si trasforma in un leone in pista, è an¬ cora vulnerabile. Tanto è vero che in un'intervista per la tv berlusconiana è tornata sulla lite a distanza con l'alpino di Aosta, senza mai farne il nome: «Mi hanno pugnalata alle spalle. Credo nell'amicizia e ho perso la stima per quella persona. Può darsi che io abbia commesso degli errori, ma poteva dirmi quelle cose a viso aperto, fra di noi. Agire così è da vigliacchi». Sotto il peso dei suoi problemi, Stefania ha perso tutto nei primi 2 km, mentre faticava a concentrarsi sul passo alternato, ostacolata anclie, lei che pesa solo 46 chili, dal vento contrario. Al primissimo intermedio era 14a, con distacchi vicini al mezzo minuto, poi ancora più lontana dalle migliori. Nel finale ha recuperato in parte, ma non è mai stata in corsa per una medaglia. Molto più regolare, invece, Manuela Di Centa, partita bene e arrivata meglio, a conferma della ritrovata salute e di una forma fisica molto buona. E' apparsa felice, la principessa di Paluzza, non solo per essere arrivata davanti alla compagna di squadra: «Essere quinta non conta in un Mondiale, ma per me è come una vittoria. Avevo ancora dei dubbi, che si sono dissipati. Ho fatto la mia corsa. Credo che non avrei potuto ottenere di più».- Guardando alla classifica finale e in considerazione del fatto che la Belmondo può crescere parecchio, ci sono buone indicazioni sulla staffetta che, in teoria, si può piazzare terza dietro a russe e finlandesi. Intanto il giapponese Ogiwara ha vinto la combinata nordica precedendo i norvegesi Apeland e Elden. Buon 110 il giovane Andrea Longo. Oggi una gara sola con gU uomini impegnati nella 30 km classica: Marco Albarello è tra i favoriti (ma attenzione anche a De Zolt e Fauner, mentre Puliè non dovrebbe avere molte chances). Un'occasione immediata per rifarsi la bocca, anche se le ragazze non hanno poi iniziato così male come qualcuno potrebbe credere. Cristiano Chiavt-gato OGGI ALBARELLO 15 km femminile ti: 1. Vialbe (Rus) 44'49"1; 2. Kirvesniemi (Fin) a 52"9; 3. Lukkarinen-Rolig (Fin) a 55"8; 4. Lazutina (Rus) a l'20"2; 5. Di Centa a l'21"3; 6. Belmondo a l'24"2; 18. Paruzzi a 3'23"7; 26. Vanzetta a 4'19"8. Combinata nordica: 1. Ogiwara (Già), 2. Apeland (Nor), 3. Elden (Nor), 11. Longo, 30. Bernardi, 37. Cecon, 41. Pinzani. Oggi - Ore 13: km 30 maschile te (azzurri in gara: Marco Albarello, Maurilio De Zolt, Silvio Fauner e Giuseppe Pulié). Da sinistra, Kirvesniemi (2a), Vialbe (Ia) e Rolig (3a) sul podio

Luoghi citati: Albertville, Aosta, Italia, Paluzza, Pietraporzio