Cossiga: grazia a Curcio «E sono fiero della mia K»

;lnini •L el rdo ;lnini La telefonata a Rock Café con don Gel •L Cossiga: grazia a Curdo «E sono fiero della mia K» ROMA. Don Gelmini, «Rock Café», poca musica e Cossiga. Ospite di Raidue, giovedì sera, era Francesco Baccini, cantautore famoso per aver girato un video su Renato Curdo, nel carcere di Rebibbia. Sembrava di essere in un oratorio televisivo, con un sacerdote che usa l'audience come terapia e prevenzione. Si è parlato di Aids, di preservativi, di razzismo, finché è arrivata la telefonata di Cossiga. «Presidente come sta? La salutano i ragazzi», ha attaccato don Gelmini. «Me li saluti tutti, io sono sempre con i giovani - ha risposto Cossiga -. Mi chiami pure presidente, ma con la "p" minuscola». «No, no, lei lo è stato e lo sarà sempre», ha ribadito don Pierino, fra gli applausi del pubblico. «Presidente, si discuteva su Curdo...»," e come in un quiz di Mike Bongiorno ha continuato: «Ha 5 minuti di tempo per dire la sua». Cossiga non si è lasciato pregare: «Quando proposi la grazia per Renato Curdo avevo due motivi. Il primo è umanitario. Knche se sono convinto che il pedono appartenga soltanto a Dia credevo che fosse importante rionoscere a un uomo il fatto di noi essersi mai macchiato di sangfe. Il secondo invece è politico.'- fatti di terrorismo di quegli annMfondavano in una precisa situazione sociale. Ora non tutti i convoli sono dentro, e non tutti gli ànocenti sono fuori. Pensavo che ikia simile proposta venuta dallKoSSiga con la K e con la svacca non avrebbe sollevato dubii. Sono contrario alla concezionedi pena pensata come vendetta».} Poi ha concluso: «Vorai precisare: non mi pento di qtBllo che ho fatto quando ero miruttro dell'Interno. Rifarei tutto, órche io sono, e sarò sempre, da^a parte dello Stato. Non divorzerò mai dalla K e dalle SS che msero al mio cognome». In studiol'atmosfera si fa gelata. «Allora Baccini, canta.tsu. Ma che sia una canzone vivacf», ordina don Gelmini. «Sì, parlerò di donne». |1. car.]

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