Leonardo è gay e spasima per Monna Lisa di Fabio Galvano

Costo: 4 miliardi Sono prenotati 4 degli 8 mila (ricchi) abitanti La sperduta Nauru, per i 25 anni dell'indipendenza, finanzia a Londra la follia della stagione Leonardo è gay e spasima per Monna Lisa Un musical perfar conoscere al mondo l'isola del guano LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' un'appassionata e complicata love story fra Leonardo e Monna Lisa; ma dell'atteso musical, che avrà a giugno la sua «prima» al celebre Strand Theatre, si parla a Londra non per la trama ma per chi lo finanzia. Parafrasando un altro celebre titolo, «La notte dell'iguana», il musical su Leonardo diventa - senza malevoli riferimenti - «La notte del guano»: i due milioni di sterline necessari per la produzione, circa quattro miliardi e mezzo di lire, vengono infatti dal governo di Nauru, un'isoletta del Pacifico che deve la sua ricchezza al guano esportato come concime. «Leonardo, un ritratto d'amore» nasce sotto una buona stella, se è vero l'effetto scaramantico attribuito ai piccioni e in genere a tutti i volatili. La produzione teatrale è nelle mani di Duke Minks, un impresario di Liverpool che è coautore dei brani musicali ma che, finora, si era limitato a un ruolo di consulente finanziario per quell'isola di 8 mila anime sperduta fra l'Australia e le Hawaii, a 300 chilometri dall'isolotto più vicino. Finora gli abitanti di Nauru, che grazie al guano hanno un reddito pro-capite fra i più alti del mondo, avevano saggiamente investito i loro capitali in un palazzo di 52 piani a Melbourne, in una compagnia aerea, in alcuni hotel a Guam, negli Usa e in Australia. L'esordio sulle scene di Londra vuol essere qualcosa di più: non una diversifica¬ zione, anche se gli isolani sono convinti che l'iniziativa avrà successo e contribuirà ad accrescere le riserve ( 1200 miliardi di lire) con cui Nauru intende sopravvivere quando le «miniere» di guano si esauriranno fra cinque anni, bensì un tentativo di mettersi nell'occhio del mondo, di celebrare degnamente i 25 anni d'indipendenza nell'ambito del Commonwealth. Minks ha scritto la maggior parte delle canzoni aiutato dall'ex cantante di un complesso pop abbastanza celebre negli Anni Sessanta, «Unit 4+2». Ed è molto orgoglioso del suo exploit musicale. «La trama - dice - è un adattamento più che'libero di quella che fu la vera vita di Leonardo. Ma può piacere a un pub¬ blico vario perché il suo messaggio è universale». Messaggio? «Sì, che nulla è impossibile. Leonardo è uno dei più grandi geni dell'umanità, eppure era soltanto il figlio illegittimo di un contadino ignorante. La sua vita è più che una vita, è un mito». Ma oggi, forse, neppure i miti bastano per assicurare il successo; e allora subentra quello che di più piccante Duke Minks poteva immaginare. Ecco la love story con una procace Monna Lisa; qualcosa più che un'avventura, che nel finale si scontra ed esplode a contatto con il grande amore omosessuale di Leonardo per il suo migliore amico, Melzi. Ma la trama non conta più di tanto. «L'importante è la musi¬ ca», dice Minks. E infatti sono state le note e non Leonardo, forse sconosciuto a Nauru, a convincere i padri dell'isola. Venuto a Londra 18 mesi fa, il ministro delle Finanze Kelly Emiu era rimasto incantato dai grandi musical sulle scene, in particolare dal «Fantasma dell'Opera». Appassionato musicofilo, con quella che è forse la più grande collezione di dischi nel Pacifico occidentale, Emiu aveva la difesa abbassata quando Minks gli presentò il suo Leonardo. «Credo di avere un buon orecchio musicale - disse il ministro - e quei motivi erano molto orecchiabili». Li registrò e tornò nel Pacifico, armato di ritagli di giornale sui successi - anche finanziari - dei grandi musical. Non esitò, al primo Consiglio dei ministri, a cantare il motivo che più predilige: «My heart beats», «il mio cuore batte». Presto il cuore di tutto il governo cominciò a battere ancor di più, e il sì a Leonardo fu unanime. Nasceva un sogno per l'isola che, di musicale, conosce soltanto la chitarra per accompagnare sotto una palma le sue canzoni d'amore. Per la «prima» verrà a Londra l'intero governo, con i presidenti di tutte le piccole repubbliche del Pacifico e 150 vip dell'isoletta. Ma poi, a scaglioni, attraverseranno mezzo mondo anche 4 degli 8 mila abitanti di Nauru. La Gioconda, forse, sorride. Fabio Galvano Costo: 4 miliardi Sono prenotati 4 degli 8 mila (ricchi) abitanti Sopra, Leonardo da Vinci. A destra, la Gioconda ■.ylK-.'-y-.l

Persone citate: Duke Minks, Kelly Emiu, Leonardo Da Vinci, Melzi, Minks, Monna Lisa, Strand