Sangue nel negozio dei giocattoli

Bari, l'uomo colpito da un proiettile che rimbalza sul soffitto, ferita la bimba di 4 anni i familiari vittime Bari, l'uomo colpito da un proiettile che rimbalza sul soffitto, ferita la bimba di 4 anni Sangue nel negozio dei giocattoli Ucciso mentre protegge la figlia BARI. Entrato in un negozio per acquistare un giocattolo da regalare alla figlioletta, un uomo di 42 anni, Michele Molfetta, è stato ucciso con un colpo di pistola da un commando di rapinatori. Il colpo era stato esploso solo per intimidire, ma la pallottola, rimbalzata sul soffitto, ha disegnato una sciagurata traiettoria. L'uomo, colpito alla testa, è caduto trascinando a terra anche la sua bambina, Arianna, 4 anni, che stringeva tra le braccia. Sbattendo con violenza il volto, la bimba si è fratturata il setto nasale. Il dramma è avvenuto giovedì sera a Bitritto, in una rivendita di giocattoli. Pochi istanti, un'irruzione fulminea per assaltare la cassa in cui c'erano soltanto poche lire. Tre rapinatori - secondo carabinieri e polizia assai sprovveduti, certo non professionisti del crimine hanno messo subito mano alle anni. Poi sono fuggiti probabilmente a bordo di una vettura su cui c'era ad attenderli un complice. Di loro ancora nessuna tracciti. Michele Molfetta era dipendente del Comune di Grumo Appula, il suo paese, a pochi chilometri da Eitritto. Ex ferroviere, aveva ricoperto in passato l'incarico di consigliere comunale (eletto per il psi) e successivamente, da studente lavoratore, era riuscito a conseguire la laurea in informatica. Attualmente lavorava nell'ufficio ragioneria del Comune. Giovedì sera, con la sua bambina ed un parente, aveva raggiunto a Bitritto una rivendita all'ingrosso di giocattoli. Sono pressappoco le 19,45, quasi orario di chiusura. Nel locale ci sono meno di dieci persone. L'uomo, tenendo per mano Arianna, entra nel negozio e attende il suo turno. Ed a questo punto tre giovani con il volto coperto ed in pugno una pistola fanno irruzione, complice l'ora tarda ed il buio che avvolge l'estrema periferia del paese. Secondo la ricostruzione di carabinieri e polizia, Michele Molfetta avrebbe tentato di allontanarsi prendendo in braccio la bimba e facendole scudo con il corpo. Ma i rapinatori l'avrebbero costretto con modi molto sbrigativi a tornare sui suoi passi. Perché abbiano cominciato a sparare (sono stati esplosi cinque colpi di pistola calibro nove) non si riesce a comprendere. Probabilmente perché - come sostengono gli investigatori - i rapinatori erano tutt'altro che abituati a simili imprese. Forse tossicodipendenti. Uno dei proiettili, rimbalzando sul soffitto, centra alla testa Michele Molfetta, il quale cadendo trascina con sé Arianna. Tra le urla ed il terrore dei clienti, i rapinatori non fanno una grinza. Si avvicinano alla cassa e la aprono per impossessarsi di poche banconote da 50 mila lire. E' tutto quel che c'è. Poco prima il. titolare aveva fatto portare via da un suo dipen- dente l'incasso della giornata. Molfetta è a terra agonizzante e la bambina si dispera quando i rapinatori escono a gran velocità dal negozio e, scomparendo nel buio, raggiungono la vettura. E' parcheggiata a pochi metri, ma nessuno è in grado di vedere neppure di quale auto si tratti. Un colpo di acceleratore, i pneumatici che lasciano un segno sull'asfalto ed il commando sparisce lasciando per strada una parte dell'esiguo bottino, alcune banconote. Nel negozio i presenti cercano di prestare i primi soccorsi a Michele Molfetta, ma per lui non c'è più niente da fare. Arianna viene invece trasportata con un'ambulanza all'ospedale Giovanni XXIII. Coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Mattencini, scattano le ricerche di polizia e carabinieri. Ma un altro allarme si sovrappone: a Ceglie del Campo due rapinatori svaligiano una farmacia. Ma no, non c'è alcun collegamento, troppo diversa l'esecuzione. La caccia agli assassini, a questi «pazzi esaltati» come alcuni militari li definiscono, prosegue per tutta la notte, ma invano. Sandro Tarantino All'arrivo dei rapinatori ha fatto scudo col proprio corpo I tre banditi sono scappati con centomila lire Di fianco Michele Molfetta, la vittima. A destra l'interno del negozio

Persone citate: Ceglie, Giovanni Mattencini, Michele Molfetta, Sandro Tarantino

Luoghi citati: Bitritto, Comune Di Grumo Appula