Mitterrand: io non ammaino bandiere di Enrico Benedetto

Replica all'ex premier Rocard che propone di liquidare il partito e creare una nuova sinistra Replica all'ex premier Rocard che propone di liquidare il partito e creare una nuova sinistra Mitterrand; io non ammaino bandiere In una teleconferenza difende ilps PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Rinnovarci, va bene. Ma prima il socialismo francese deve trovare una linea e raccogliere le forze. Solo così diverrà attraente. Allora potrà aprirsi verso l'esterno. Ma io rimango fedele all'Union de la Gauche. E' vero, bisogna andare oltre la Sinistra Unita, allargare la ricerca, ma ricordiamoci che - messi insieme - cani e gatti litigano». Con maestria felina, Mitterrand graffia appena Michel Rocard, che proponeva una strategia inversa. La zampata arriva tra lodi forse non insincere all'intelligenza e alla sensibilità dell'ex premier, quando ormai i francesi stavano per spegnere il televisore e mettersi a cena. E' la chicca finale di una trasmissione che farà storia. Frangois Mitterrand ha dialogato ieri (replica stasera) con i cittadini attraverso il video. Una teleconferenza democratica. Sei collegamenti tra Parigi e redazioni locali di «France 3» (la seconda rete pubblica): l'Eliseo a tu per tu con monsieur X e madame Y. Anziché interrogare Mitterrand, come di regola, i giornalisti apparsi nel programma si limitavano a filtrargli le domande: un potere ancora considerevole, ma già eroso. Finora controparte (o addirittura grande accusatore), il medium esordisce come arbitro. Il microfono non è più suo appannaggio esclusivo: gli tocca distribuirlo e ascoltare come un qualsiasi buon, vecchio, telespettatore. Bill Clinton insegna. Demagogica o meno, la piccola rivoluzione di Mitterrand fa notizia più che i messaggi espressi nei 55' di vis-à-vis con la gente. E dire che non mancano ghiotte citazioni. Per esempio: «Quando presi in mano il ps, aveva il 5%. Se anche dovesse perdere vistosamente le politiche di marzo, non l'eguaglierà mai. Dunque il mio bilancio è positivo. Con me segretario, la migliore prestazione fu il 23%. I successi più grandi arrivarono dopo. Dunque oggi neppure il 20% sarebbe un cattivo risultato». O l'ennesimo buffetto a Rocard, che accusa il socialismo di «non mantenere le promesse»: «Erano 110 nell'81, ne rimangono appena 16 da soddisfare» ritorce l'Eliseo. Ultima confessione: «Non ho ancora scelto il futuro premier. Aspettiamo di vedere chi vince. In ogni caso, intendo rimanere al mio posto». Il meccanismo che «France 3» - catena outsider dell'audience, quasi mai in pole position - ha messo in opera ricorda le eliminatorie sportive. I francesi che agognavano la chance di parlare con l'Eliseo hanno dovuto mettersi in coda 72 ore prima sul minitel. Malgrado ressa e black out, dalla sola regione parigina sono giunte quattromila candi¬ dature. Alla redazione l'arduo compito di «scremarle», con un occhio al manuale Cencelli per rispettare le varie opinioni politiche, e l'altro sulla rappresentatività geografico-professionale. Morale: 12 fortunati appena, liberi di porre domande ma (tranne eccezioni) senza facoltà di replica. Dal mixing escono l'ingegnere, il contadino, la professionista, lo studente... uomini e donne con 60 secondi al massimo per «incastrare» il loro Presidente. «Che rimane della nostra magnifica Lorena?» lo incalza una signora snocciolando crisi siderurgica e disoccupazione. Frangois Mitterrand la calma. Insisterà poi: «I senza lavoro (tre milioni) non sono figli del socia¬ lismo». Sulla difensiva anche per gli stranieri. Promette misure repressive sempre più efficaci contro i clandestini, «ma quando sono in regola hanno i diritti di chiunque altro». E un monito: «Non il sangue, ma la terra dice chi è francese. La regola vale dai Capetingi». Bisogna risiedere in un luogo per meritarselo, ogni altro criterio - quelli razziali sopra tutto - resta inaccettabile. Nel finale, il caso Rocard regala qualche brivido. Mitterrand non lo sconfessa, ma gli dà torto. Vuole guarire il ps, ucciderlo per eutanasia deve apparire al vecchio genitore un autentico sacrilegio. Enrico Benedetto Per Mitterrand botta e risposta in tv col pubblico. Foto piccola: Rocard

Luoghi citati: Lorena, Parigi