A De Michelis di R. Int..

Getti, 16pagine di verbale A De Michelis «Una casa come tangente» MILANO. Sarebbe l'omaggio di un appartamento da un miliardo nel cuore di Roma, la tangente più consistente contestata all'ex ministro socialista Gianni De Michelis, nel secondo avviso di garanzia inviatogli ieri dai giudici milanesi. A quanto si è appreso al palazzo di Giustizia, a chiamare in causa De Michelis ed il sottosegretario Claudio Lenoci, anche lui socialista e destinatario di un altro avviso di garanzia, sarebbe il costruttore romano Mario Federici. L'imprenditore avrebbe raccontato ai giudici che per ottenere la «benevolenza» dell'allora ministro avrebbe accettato di intestare alla compagna di De Michelis, imparentata con un membro della famiglia Federici, un appartamento valutato un miliardo. Una volta finita la relazione l'abitazione sarebbe rimasta di proprietà della donna. Ieri sera De Michelis ha dichiarato che il fatto addebitatogli si riferisce al 1991-92, «mentre la mia relazione esclusivamente personale con la persona citata dall'agenzia di stampa è cessata nel novembre 1987». In occasione delle elezioni politiche del '92, inoltre, Federici avrebbe versato a De Michelis un contributo di 200 milioni, anche in questo caso svincolato da appalti specifici. Analogo contributo sarebbe stato versato dal costruttore a Leri'ocì,"ma in questo caso per ottenere una commessa nell'ambito del progetto di cooperazione con il Vietnam. Da qui gli avvisi di garanzia inviati ai due deputati socialisti. Ieri il sottosegretario Lenoci ha rilasciato ima dichiarazione in cui afferma «l'assoluta estraneità ai fatti». [r. int..]

Luoghi citati: Milano, Roma, Vietnam