Tace la signora Enza: «Non so nulla »

Drammatico interrogatorio per la Tommaselli: m'avete arrestata solo perché ero segretaria di Craxi Drammatico interrogatorio per la Tommaselli: m'avete arrestata solo perché ero segretaria di Craxi Tace la signora Enza: «Non so nulla » «latini portava delle buste, ma erano tutte perBalzamo» L'amministratorepsipassava a ritirarle anche di domenica MILANO. «Non so cosa stia succedendo là dentro, ma si sentono tali urla...». Dice così un avvocato all'uscita da San Vittore: «là dentro» è la stanza riservata agli interrogatori. E per due ore Vincenza Tommaselli, la signora Enza, ha risposto colpo su colpo, con veemenza alle domande dei magistrati. Esposte con altrettanta veemenza. «Un interrogatorio teso, a tratti drammatico. Oltre alla pressione della custodia cautelare, c'è stata quella di tipo verbale, ma la signora Tommaselli ha reagito molto bene»: dicono così i suoi avvocati, Giuseppe Mazzotta e Salvatore Lo Giudice. Che è il figlio di Enzo, l'avvocato di Craxi. E il nome dell'ex segretario socialista ricorre più volte nell'interrogatorio. «Voi mi avete arrestata, voi mi accusate soltanto perché sono la segretaria di Craxi», urla più volte la signora Enza. Le fanno eco i suoi legali: «L'unica colpa della signora Tommaselli è proprio questa, essere la segretaria di Craxi. Ancora ima volta - dicono - si utilizza la custodia cautelare per ottenere una confessione o per avere informazioni che possano far comodo ai magistrati». Ma se questi magistrati pensavano bastasse rinchiudere una donna di 55 anni, in isolamento tra le squallide mura di San Vittore, si sono sbagliati. Almeno per il momento, infatti, la signora Enza dà lezioni di grinta e coerenza a uomini apparentemente ben più forti, che invece si son piegati dopo una notte in carcere. Lei no: fedele al «capo» anche nell'ora della disgrazia. Decisamente il contrario del suo accusatore, cioè l'architetto Silvano Larini. Che dell'ex capo e amico Craxi ha raccontato vita e tangenti ottenendone ih cambio un trattamento che la signora Enza, adèsso, non può neppure sognarsi: tre giorni di carcere e poi a casa, dopo otto mesi di latitanza. Dunque, è Larini a fare il nome di Vincenza Tommaselli come complice di quel giro di tan¬ genti pagate per la metropolitana e quantificate dall'accusa in una ventina di miliardi. E infatti la signora Enza proprio di questo è accusata: dodici episodi di corruzione e violazione della legge sul finanziamento ai partiti «in concorso con Bettino Craxi e altre persone». Lei respinge tutte le accuse. «E' vero - dice - Larini portava delle buste nell'ufficio di piazza Duomo. Io però non sapevo cosa c'era dentro». Così ingenua la signora Tommaselli? Non proprio: «Non sono la segretaria di un salumiere; capivo benissimo che dentro c'erano cose riservate». Però, dice ancora, quelle buste non erano per Craxi, bensì per Vincenzo Balzamo, il defunto segretario amministrativo del psi. La signora Enza spiega infatti che nell'appartamento di piazza Duomo c'era una stanza appartenuta all'ex presidente della Metropolitana Antonio Natali; quella stanza, ima volta scomparso Natali, venne ereditata da Balzamo. Era lì - dice ancora la signora Tommaselli - che lei depositava le buste consegnate da Larini. Il quale, fa notare, non veniva mai di lunedì, quando in ufficio c'era Bettino Craxi. «Telefonava sempre prima, e si presentava soltanto dopo essersi assicurato che fossi sola in ufficio». Poi questa scena, secondo la sua versione: la consegna della busta e la frase «Per Balzamo». Vincenza Tommaselli dice ancora di essersi limitata a depositare quelle buste sulla scrivania di Balzamo che passava a prenderle «anche la domenica». Mentre per la signora Enza comincia la seconda notte in carcere, i suoi avvocati si stanno già muovendo: hanno deciso di presentare istanza per la scarcerazione, o quantomeno gli arresti domiciliari. Scettici comunque, visto l'atteggiamento dèlia loro cliente e la prassi dei magistrati (libertà solo in cambio di confessione). Inoltre, hanno chiesto un confronto con Larini. Susanna Marzolla Vincenza Tommaselli, per 30 anni segretaria di Bettino Craxi