Mondeo l'ambizione dell'auto globale di M. Fe.

Mondeo, l'ambizione dell'auto globale Mondeo, l'ambizione dell'auto globale Un po' di Usa, Europa e Giappone per la Ford Quindici versioni, puntando sulla sicurezza TOLONE. Eccola qui la Mondeo, l'erede della Sierra, la nuova carta che la Ford getta sul tappeto con un investimento di oltre cinquemila miliardi e uno sforzo che ha coinvolto sia la casa madre di Detroit che la filiale europea. E già, perché l'ambizione è quella di avere una «global car», un modello mondiale. Vecchia ambizione americana. La Mondeo, però, interpreta bene questo sogno. L'aspetto e le finiture ricordano lo stile e la cura dei giapponesi, il comportamento su strada e la sicurezza sono di scuola tedesca, la progettazione computerizzata è di origine Usa. Una meraviglia, allora? Non esageriamo. Diciamo che si tratta di una vettura decisamente migliore della Sierra e competitiva nell'ambito del settore cui è destinata (classe media-superiore). Tre le linee di carrozzeria e tre, per ora, le motorizzazioni. Contenuti tecnologici di rilievo, con particolare accento sulla sicurezza, tasto che oggi unisce reali esigenze e che fa - ma sì immagine: airbag di serie per il pilota, scocca rinforzata, barre laterali, cinture di sicurezza con pre-tensionatore, controtelaio. E, sempre di serie, servosterzo e aria condizionata. «Chi viaggia in Mondeo - dice Massimo Ghenzer, presidente della Ford Italiana - si trova in un bozzolo comodo e sicuro». Tra gli optionals, Abs e sistema antipatinamento, sospensioni attive, antifurto garantito per almeno 4'. In più, trasmissione automatica a comando elettronico. La berlina a tre volumi e 4 porte è classica, più innovativa quella con carrozzeria a due volumi e mezzo, tanto filante che in Italia viene definita coupé con una certa dose di audacia e in barba alle convenzioni, decisamente simpatica la station wagon, che arriverà a fine maggio. Motori di 1600 (90 Cv, 1800 (115) e 2000 (136), tutti a 16 valvole, cui si aggiungerà presto un turbodiesel di 1800 ce e 88 Cv. Velocità da 175 a 204 km/h. In futuro sono previsti anche un 6 cilindri e la trazione integrale (ma nessuna supersportiva tipo Sierra Cosworth). Gli allestimenti sono tre: Clx (solo per una Mondeo prevalentemente destinata alle «flotte», tipo autonoleggio), Glx e Ghia. Tante le dotazioni, come abbiamo accennato, nell'intento di offrire, comunque, una vettura di classe elevata. La combinazione carrozzerie-motorizzazioniequipaggiamenti porta, per l'Italia, a un totale di 15 versioni con prezzi da 25 milioni 440 mila lire a 30 milioni 440 mila. Cuore del listino due prezzi validi per più versioni: 27 milioni 440.000 lire per la berlina 4p 1600-1800 Glx e il Coupé 5p 1600-1800 Glx; 29 milioni 440.000 per le stesse vetture con motori 1800-2000 e allestimenti Ghia. Abbiamo provato le versioni 1800 e due litri. La prima ci è sembrata più equilibrata e silenziosa: la «voce» del motore 2000 è fin troppo vivace (in aspirazione). Cambio piacevolissimo, tenuta di strada più che valida, servosterzo da migliorare. Interni spaziosi e molto raffinati, bagagliaio ampio, ma il portellone si solleva con un certo sforzo. La Mondeo sarà prodotta nel '93 in 300.000 unità a Gand (Belgio), 400.000 nel '94. In Italia Ghenzer spera di venderne quest'anno 24-26.000, sui 12 mesi circa 35.000. Per noi la preferita sarà la wagon. [m. fe.]

Persone citate: Italia Ghenzer, Massimo Ghenzer, Mondeo

Luoghi citati: Belgio, Detroit, Europa, Gand, Giappone, Italia, Usa