L'ltalfondo va alle stelle di Cristiano Chiavegato

Prendono il via oggi a Falun i Mondiali di sci nordico Prendono il via oggi a Falun i Mondiali di sci nordico 1/ltaHbndo va alle stelle / bookmakers mettono gli azzurri tra i favoriti Ma i tecnici, in lite col Coni, minacciano di dimettersi FALUN DAL NOSTRO INVIATO Orizzonti infiniti, bianche distese interrotte solo da scure foreste, il vento che fischia fra gli alberi. Realtà? Macché, un sogno, anzi un miraggio. Neppure la Svezia è risparmiata dalle follie meteorologiche dei nostri tempi. Terra brulla, erba bruciata, sassi e, in lontananza, una collina chiara che segna la presenza di una delle più antiche miniere utilizzate dall'uomo, dove da secoli si estrae il rame. Qui non si vede un fiocco di neve da mesi. Gli organizzatori della 17a edizione dei campionati del mondo di fondo, che prendono il via oggi con 38 Nazioni partecipanti, sono stati costretti a sparare 100.000 metri cubi di neve artificiale per preparare le piste. E ora che tutto è perfetto, malgrado tutto, c'è la minaccia di una imminente precipitazione che potrebbe sconvolgere tutto. Ma non è un problema. In ogni caso il programma verrà rispettato, solo il vento potrebbe far rimandare le gare di salto. Per il resto si gareggerà in qualsiasi condizione. Lo sci nordico è sport di fatica, di sacrificio e non bada a spese. Le figuracce di Monoica, sulle colline giapponesi, non si ripeteranno. Il discorso dei recenti Mondiali di sci alpino porta subito il dito sulla piaga, cioè sulla squadra azzurra. Dopo le defaillances di Tomba e compagni, gli italiani sono chiamati a una prova d'appello, sull'onda dei successi nel biathlon, che ha portato via due vittorie prestigiose a Borowetz con Andreas Zingerle e con la staffetta. E poi ci sono anche, a pesare, le otto medaglie di Albertville. Stefania Belmondo e Marco Albarello sono i portacolori di una squadra che vive una disciplina considerata la Cenerentola degli sport invernali. Ma la nostra è una bella favola dove i possibili protagonisti hanno soprannomi fascinosi e immaginifici: dal Lupo (il norvegese Ulvang), al Diavolo rosso (Daehlie), alla Grande signora (la Kiervesniemi), fino alla Farfalla di Magadan, cioè la russa Vialbe. Dura gente del Nord che arriva dalla Scandinavia e dalla Siberia. Campioni prodotti dalla tradizione. Contro i quali l'Italia propone altri personaggi da fiaba: il Grillo (De Zolt), il Gigante alpino (Albarello), lo Scricciolo di Pietraporzio (Belmondo), la Principessa di Paluzza (Di den¬ ta), il Bocia (Fauner). E' strano, eppure siamo una forza consolidata e temuta. «Sì - conferma Sandro Vanoi, valtellinese, direttore agonistico della squadra maschile - anche nelle scommesse dei bookmakers veniamo considerati tra i favoriti. Gli atleti sono in forma. La neve, anche se artificiale, è splendida. Il tracciato impegnativo. Speriamo solo che non cambi tutto, anche se il maltempo diverrà eventualmente un problema per tutti. Ma sarà comunque dura. Abbiamo un atleta da medaglia in ogni gara. Non chiedetemi però se sapremo ripetere i risultati delle Olimpiadi o se faremo dimenticare gli insuccessi di Morioka. Non è nostro compito. C'interessa assai poco che cosa fanno gli altri, anche se proprio in questo momento siamo arrabbiati e pronti a lasciare la squadra azzurra in braghe di tela». Vanoi rivela che i tecnici azzurri sono in fermento. «Siamo allineati con i Maestri dello Sport contro il Coni. Se le nostre richieste non saranno accettate a fine stagione, dopo Mondiali e Coppe, lasceremo in blocco la Nazionale, tutti». I motivi della rivendicazione? «Vogliamo essere inseriti nei quadri dirigenziali. Non è una mera questione di stipendio e di soldi, ma un fatto di dignità. Se ci continueranno a ritenere dei semplici impiegati, dovranno lasciare gli azzurri nelle mani dei loro burocrati». Una bella gatta da pelare per il Coni, che si aggiunge alle altre del momento, compresa quella che riguarda Tangentopoli. Ma sono vicende delle quali si tornerà a parlare. Per intanto vediamo se lo sci nordico ci regala ancora qualche bella soddisfazione, tenuto conto che si gareggia in casa dei «nemici». Stamane si comincia con il salto per la combinata dove Andrea Cecon, Simone Pinzani, Paolo Bernardi e Andrea Longo, sulla carta, non hanno la possibilità di andare oltre un discreto piazzamento. In ogni gara è previsto l'esame antidoping. Ma domani si entrerà subito nel vivo con la 15 km femminile e la prima sfida di Stefania Belmondo. Cristiano Chiavegato Ieri le piste erano ancora occupate (a lato) dai bimbi svedesi; domani via alla 15 km a tecnica classica con in gara (in alto) la Belmondo

Luoghi citati: Italia, Paluzza, Pietraporzio, Siberia, Svezia