«In Bosnia cannibali per sopravvivere»

Rivelazioni shock dell'ambasciatore di Sarajevo a New York, l'Alto commissariato smentisce Rivelazioni shock dell'ambasciatore di Sarajevo a New York, l'Alto commissariato smentisce «In Bosnia cannibali per sopravvivere» L'Orni sospende gli aiuti umanitari ZAGABRIA __ NOSTRO SERVIZIO I musulmani della Bosnia orientale, tagliati fuori dagli aiuti umanitari e ridotti ormai alla disperazione, per sopravvivere sono costretti a mangiare i cadaveri: è quanto ha detto ieri l'ambasciatore bosniaco alle Nazioni Unite Muhamed Sacirbey. «Ho ricevuto una chiamata da un comandante militare di Tusla che mi ha detto che la gente affamata di questi territori della Bosnia orientale è ormai ridotta a mangiare la carne dei morti, per sopravvivere», ha dichiarato ieri sera l'ambasciatore, smentito dall'Alto commissariato per i profughi. Sono 200 mila i musulmani intrappolati in varie enclavi della Bosnia orientale, e il tentativo dell'Onu di far pervenire loro rifornimenti di cibo è ostacolato dai miliziani serbi, che costringono i convogli a tornare indietro: «Credo che l'intenzione dei serbi sia ora quella di affamare la popolazione rimasta, che non erano riusciti a spazzare via con l'artiglieria e i fucili», ha detto l'esponente bosniaco». Ieri tutti gli aiuti umanitari per la Bosnia sono stati sospesi dall'Alto commissario per i profughi delle Nazioni Unite Sadako Ogata. La decisione è stata presa in seguito all'impossibilità di svolgere l'opera di soccorso dovuta al non rispetto dei princìpi umanitari di tutt'e tre le parti nel conflitto, ha detto Ogata. «I leaders politici di tutte e tre le parti hanno beffato i nostri tentativi di soccorso e assistenza. Rimpiango profondamente che il loro comportamento mi abbia costretto ad adottare una decisione così drastica. Quando ci chiederanno di riprendere l'attività lo rifaremo, ma solo se ci daranno garanzie che i loro impegni saranno effettivi». Sadako Ogaja, ha ricordato che il personale dell'Alto commissariato persi profughi ha aiutato negli ultimi mesi più di 3 milioni di rifugiati dell'ex Jugoslavia, affrontando le situazioni più rischiose. «Ma tutte le parti hanno strumentalizzato l'aiuto uma¬ nitario a fini politici. I serbi rifiutano di far passare i convogli destinati ai musulmani della Bosnia dell'Est. I croati impediscono la distribuzione degli aiuti in altre regioni. Il governo bosmaco ha deciso di boicottare i soccorsi rifiutando di distribuirli alla popolazione di Sarajevo». Per questo viene sospesa ogni operazione umanitaria: il ponte aereo con Sarajevo viene interrotto, mentre tutti i convogli che si trovano per strada devono far ritorno alle basi. Inoltre l'Alto commissariato per i profughi ritirerà il suo personale dalla capitale bosniaca. Gli aiuti continueranno a giungere in scala ridotta soltanto alla Bosnia Centrale. Nessun convoglio andrà più nelle zone serbe. Oltre a chiudere in modo drammatico la vicenda dei due convogli umanitari per la Bosnia Orientale tuttora bloccati dai serbi ai confini di questa repubblica, la grave decisione di Sadako Ogata è la risposta dell'Alto commissariato per i profughi all'atteggiamento del governo bosniaco che ha deciso di boicottare i soccorsi umanitari a Sarajevo in segno di solidarietà con la popolazione dell'Est che muore di fame. Nell'enclave musulmana della Bosnia Orientale assediata dalle truppe serbe e isolata da mesi la fame ha già ucciso centinaia di persone. Mentre in Bosnia infuriano i combattimenti a New York continuano le trattative. Secondo fonti vicine a Vance, l'ex segretario di Stato americano intende ri¬ tirarsi dal suo incarico di inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite a fine febbraio. L'ambasciatore italiano all'Onu Vieri Traxler ha presentato un progetto di statuto per «un tribunale per i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità commessi nei territori dell'ex Jugoslavia». Il progetto è stato elaborato da un gruppo di giuristi italiani nominato dal governo e dall'attuale ministro della Giustizia Giovanni Conso. Con un'apposita risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu il Tribunale per i crimini di guerra dovrebbe diventare un organo autonomo e indipendente delle Nazioni Unite. Ingrid Badurina I corpi di 23 soldati serbi scoperti in una fossa comune in Bosnia [FOTOAP]

Persone citate: Giovanni Conso, Muhamed Sacirbey, Ogata, Sadako, Sadako Ogata, Vieri Traxler

Luoghi citati: Bosnia, Jugoslavia, New York, Sarajevo, Zagabria