Usl rischio di paralisi

Usi, rischio di paralisi Usi, rischio di paralisi L'appello degli amministratori «Eleggere un nuovo assessore» Stupore e incredulità hanno lasciato ben presto spazio alle preoccupazioni per l'immediato futuro: «E adesso, che facciamo?». L'arresto per corruzione dell'assessore Eugenio Maccari cade in un momento molto delicato per le 76 Usi piemontesi. Indagini a parte, le unità sanitarie locali stanno affrontando la difficile transizione tra il vecchio sistema di assistenza pubblica, morto il 31 dicembre scorso, e il nuovo che dovrà entrare in vigore il prossimo 1° luglio. Senza assessore, diventa tutto improvvisamente più difficile. Sono giorni cruciali questi. «Siamo oberati da adempimenti di carattere legislativo e applicativo» riassume il dottor Paolo Giunta, commissario straordinario all'Usi 9 di Torino e tecnico di provata esperienza. Aggiunge: «Senza un assessore a tempo pieno si rischia di bloccare tutto. La Regione deve nominare al più presto un sostituto di Maccari. E' davvero impensabile andare avanti in queste condizioni»-. L'incarico è stato assunto lunedì pomeriggio ad interim dal presidente della giunta, Gian Paolo Brizio. Ieri, alle 8,30, dopo una rapida lettura dei giornali, la sua prima mossa: richiamare a Torino la dottoressa Eugenia Grillo, responsabile del settore Affari istituzionali dell'assessorato, che da alcuni giorni seguiva un seminario d'aggiornamento a Milano. Adesso sarà lei, insieme con gli altri funzionari di corso Regina Margherita, a mandare avanti l'ordinaria amministrazione, in attesa di una via d'uscita all'impasse politica determinata dall'ordine di carcerazione firmato dal giudice per le indagini preliminari Sebastiano Sorbello. E per l'attuazione del decreto delegato? La prima scadenza è fissata per il 2 marzo: entro quella data, la Regione dovrà inviare a Roma l'elenco ufficiale degli ospedali che saranno scorporati dalle Usi e si trasformeranno in enti autonomi. Non solo. Il Piemonte dovrà anche allegare la mappa degli accorpamenti tra Usi, per quella «razionalizzazione dei servizi» auspicata dalla legge. Sono appuntamenti da non Eugenia Grillo mancare. Rosario Simonetta, coordinatore degli amministratori Usi, ha già chiesto un incontro in Regione per poterne parlare direttamente con il presidente Brizio: «Se non si trova nel giro di due o tre giorni un uomo in grado di prendere il posto di Maccari, qui c'è la concreta possibilità di fare slittare la riforma, con ripercussioni non solo sul Piemonte, ma in tutta Italia». E poi: «Recentemente erano venuti a mancare a Maccari tutti i suoi più stretti collaboratori: Angelo Vivinetto era stato allontanato, Luciano Frego si era dimesso. Ora che anche lui è uscito di scena abbiamo bisogno di individuare subito nuovi punti di riferimento. Da soli non ce la possiamo fare». I timori di Simonetta sono condivisi da'tutti i responsabili Usi del Piemonte. Giuseppe Galanzino, commissario straordinario al San Luigi di Orbassano e gran conoscitore della macchina della pubblica amministrazione, ricorda bene che cosa capitò nel giugno 1987 in una situazione analoga per l'arresto dell'allora assessore regionale alla Sanità, Aldo Olivieri, psi, coinvolto nello scandalo dei laboratori e poi assolto: «Fino al mese di agosto le sue funzioni furono svolte dal presidente della giunta dell'epoca, Vittorio Beltrami, con una sostanziale paralisi di ogni iniziativa. Oggi la legge di riforma nazionale rende il quadro ancora più drammatico: un interim così lungo sarebbe impensabile, serve un ricambio immediato, da concordare in tempi brevissimi». Tempo fa, parlando della riforma del ministro De Lorenzo, Eugenio Maccari aveva paragonato il compito che l'aspettava a quello di un meccanico che deve cambiare ruote a un'auto in corsa. Adesso che la sanità piemontese ha perso il suo meccanico, anche il commissario straordinario dell'Usi 4, Giorgio Grando, dice che servono decisioni rapide. In questo momento non c'è neanche tempo per pensare se l'assessore sia colpevole o innocente: «Bisogna sostituirlo. L'auto è lanciata, non possiamo più fermarla». Gianni Armand-Pilon Eugenia Grillo

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