« Siamo arrivati al caffè »

« « Siamo arrivati al caffè » De e psi dopo gli arresti e gli avvisi «Siamo al caffé» ammette sconsolato Franco Tigani, segretario della federazione socialista. L'arresto dell'assessore Eugenio Maccari, lunedì, e, ieri, l'avviso di garanzia a Vito Bonsignore, de, sconvolgono i due maggiori partiti del governo piemontese. «Dove andremo a finire?» domandava Franco Amato lunedì pomeriggio. In corso Palestro, sede del garofano, era appena arrivata la conferma dell'arresto di Maccari. Ieri, replay in casa de. Alla notizia dell'avviso di garanzia a Bonsignore, Giampaolo Zanetta pone lo stesso interrogativo alla direzione dello scudocrociato riunita in via Carlo Alberto per la campagna di adesioni al partito. Dal «parlamentino» non emergono novità, solo dichiarazioni di rito: sorpresa, amarezza, fiducia nell'operato della magistratura, sicurezza che i de inquisiti sapranno dimostrare la loro innocenza. La cittadella politica subalpina sino a pochi giorni fa pareva quasi immune dalle grandi scos¬ se giudiziarie, ora scricchiola. Il terremoto giudiziario è arrivato ai piani alti della Provincia e della Regione. Ma Beppe Garesio, deputato psi eletto per la prima volta nell'aprile '92, respinge la «condanna facile». A suo giudizio nel mondo della sanità - non solo piemontese - il «millantato credito» dilaga. Precisa: ci sono «illustri sconosciuti» che si rivolgono ad uffici, imprese ed enti a nome di questo o quel politico. Si creano «polveroni», che nell'attuale clima possono trasformarsi in «presunzione di reato». Giusi La Ganga concorda, definisce «il compagno Maccari» persona di «grande rigore». Un uomo - dice - che ha saputo far crescere il partito socialista nel Pinerolese «senza mai suscitare una chiacchiera». Ma adesso l'assessore è in carcere ad Ivrea, deve essere sostituito. Franco Amato, responsabile del Piemonte socialista, ieri ne ha discusso a Roma con il successore di Bettino Craxi, Giorgio Benvenuto. «Per ora - ha spiegato - l'incarico di assessore alla Sanità è stato assunto ad interim dal presidente della giunta regionale Brizio». Una transizione che non può prolungarsi. La Sanità è un settore «gravoso e troppo delicato». Che farà il psi? Quando indicherà il nome nuovo? Franco Amato prende tempo. Spiega: «La soluzione dovrà essere istituzionale: sarà il gruppo a scegliere in piena autonomia dal partito». Analogo l'atteggiamento democristiano per quanto riguarda la sostituzione del vicepresidente della Provìncia, Ezio Astore, coinvolto nella stessa inchiesta della magistratura sulla costruzione dell'ospedale di Asti e finito in manette un giorno prima di Maccari. «La grandinata giudiziaria non è che all'inizio» ammettono in via Carlo Alberto i funzionari della de. Anche se nessuno sembra in grado di giustificare la funerea previsione. «Funerea è l'aggettivo giusto» ribadiscono i socialisti, perché Torino è alla vigilia di una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale che, a giudizio dei vertici de e psi, parte in condizioni disastrose, ben peggiori di quelle derivanti dallo scandalo del 3 marzo 1983, quando de e psi alle elezioni politiche della successiva primavera riuscirono a stento a contenere la disfatta. Sono trascorsi 10 anni, ma adesso è convinzione generale che se si dovesse votare con il vecchio sistema proporzionale sia il garofano sia lo scudocrociato rischierebbero davvero di essere «al caffè». Giuseppe Sangiorgio I partiti confidano nella magistratura Da sinistra: il segretario de Giampaolo Zanetta ha affrontato il problema «tangenti» in direzione. Franco Amato, responsabile del Piemonte socialista, ne ha discusso a Roma con Giorgio Benvenuto

Luoghi citati: Ivrea, Piemonte, Roma, Torino