La Fiorentina è un vulcano e Agroppi cerca il traditore di Foto Ansa

La Fiorentina è un vulcano e Agroppi cerca il traditore SITUAZIONE SEMPRE ESPLOSIVA Mille tifosi minacciano i viola, un'intervista provoca il caos La Fiorentina è un vulcano e Agroppi cerca il traditore FIRENZE. Sempre più giù, verso il caos e a volte verso il ridicolo. Dopo il lunedì delle beffe, la Fiorentina scopre il martedì delle contestazioni e delle «inchieste». Urlano i tifosi, slogan e sberleffi ai giocatori, protetti da polizia e carabinieri. Occhi puntati e ugole accese principalmente su Effenberg, ex incedibile e ora ritenuto (anche nei graffiti disegnati con lo spray davanti allo stadio) il primo responsabile della fronda ad Agroppi. Cinquecento, forse 1000 tifosi hanno lanciato slogan e monetine. Applausi solo ad Agroppi, triste e solo, che si è acceso unicamente davanti all'articolo di un quotidiano. Un'intervista ad un anonimo giocatore viola (che racconta di uno spogliatoio oramai spaccato, con gli stranieri che pensano solo a se stessi e una dirigenza che impone le formazioni al tecnico) ha scatenato le ire dell'allenatore. Lui, Agroppi, ha urlato la sua rabbia. Chi è il delatore? C'è un «pentito»? Agroppi ha fatto scattare l'inchiesta. I giocatori hanno naturalmente assicurato che era tutta un'invenzione e sottoscritto un documento nel quale chiedono la smentita, dando quindi mandato (qualora la smentita non venisse pubblicata) per una querela al giornale. Intanto i tifosi hanno nuovamente atteso i giocatori per insultarli. C'è stato anche un accenno di rissa fra Orlando e un fotografo, reo di averlo immortalato immerso fra i contestatori. Sembrava di tornare indietro nel tempo, ai giorni della «dolce vita» romana. Ed è lì, appunto a Roma, che si consuma e si sta consumando il dramma di Mario Cecchi Cori. Lui è rimasto al suo posto, bloccato dalle condizioni fisiche, affranto. Deve difendere quello che resta del suo «giocattolo». Difendere la Fiorentina, suo figlio Vittorio ed anche Agroppi: una difesa affannosa ma anche accorata: «Abbiamo confermato Agroppi perché era la scelta più logica. Con mio figlio non ci sono stati scontri, a volte nascono piccoli contrasti ma alla fine siamo sempre d'accordo. Il tecnico mi sembra ancora saldo al posto di comando. La contestazione? Un cicchetto a volte ci vuole, ma anche io ho rimproverato i giocatori che non stanno facendo la fronda ad Agroppi. E' solo una squadra scoraggiata. Vorrei tornare ad inizio stagione, forse farei una campagna acquisti diversa e diverse scelte tecniche. Con Radice esistevano divergenze che non riguardavano la zona, chiedevamo solo una difesa più protetta. Comunque non molliamo». Nei prossimi giorni, si incontreranno con Matarrese, chiederanno maggiore attenzione nelle designazioni arbitrali. Ma intanto la contestazione dilaga, tra mille voci e polemiche. Alessandro Rialti Mareggini protetto dai carabinieri durante il movimentato allenamento della Fiorentina [FOTO ANSA]

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