Marlowe il poeta era una spia

Un agente senza scrupoli per conto della Corona Fu l'antesignano di Graham Greene e Ian Fleming Esce in Inghilterra l'ambigua storia del drammaturgo assassinato nel '500 Marlowe, il poeta era una spia Un agente senza scrupoli per conto della Corona Fu l'antesignano di Graham Greene e Ian Fleming ION spietata autorevoI ' lezza Anacleto VerrecI chia ha demolito su Tut1 i tolibri il volume nel quav^l le lo storico inglese John Bossy sostiene una propria tesi secondo cui Giordano Bruno a Londra avrebbe fatto la spia. Chissà se qualche altro luminare farà lo stesso, ora, con lo studio dedicato più o meno contemporaneamente da Charles Nicholl alla cruenta fine di un altro grande autore coinvolto in attività segrete, il poeta Christopher Marlowe (The Reckoning, Cape); ma la cosa pare meno probabile, perché qui si tratta di fatti e non di teorie, che all'autore preme in primo luogo mettere insieme tutto quello che si sa sulle circostanze e i precedenti di quel famoso fatto di sangue del 30 maggio 1593, poco esaurientemente descritto nel referto ufficiale del coroner che lo indagò. Ascoltati i testimoni, il magistrato di Elisabetta dichiarò che Marlowe si era trovato a cena in un locale con tre altre persone, tali Ingram Frizer, Nicholas Skeres e Robert Poley; che essendo venuto a diverbio col primo, Frizer, per il conto «reckoning»), lo aveva aggredito con un pugnale; che nella colluttazione Frizer gli aveva strappato l'arma e l'aveva trafitto in un occhio, uccidendolo sul colpo. Frizer fu quindi assolto per legittima difesa. Nato nel 1564 come Shakespeare, Marlowe era stato precoce, e i suoi successi teatrali, Tamerlano, Il dottor Faustus, L'ebreo di.Malta, erano apparsi quando il futuro autore di Amleto era ancora alle prime armi. Che tuttavia alternasse l'esercizio della letteratura con altre attività meno limpide, leggi spionaggio-, era noto da sempre, né la cosa appare così inconsueta in Inghilterra, dove gli scrittori che svolsero missioni clandestine per conto del go verno non si contano. Nicholl ricorda Chaucer, Ben Jonson, Marvell, Defoe, Maugham, Ki pling, Ian Fleming e Graham Greene, nonché, fra i coetanei di Marlowe, George Gascoigne, Samuel Daniel, Anthony Munday, Thomas Watson e Mat thew Roydon. Paventando tanto un ritorno in forze dei cattolici, quanto un rafforzamento dei puritani - le due fazioni estreme che minac ciavano il potere della sovrana protestante -, gli uomini della Regina avevano costante biso gno di informazioni su quanto si tramava vuoi fra gli esiliati vuoi fra i loro simpatizzanti, e all'occorrenza si servivano di agenti provocatori per stimola re qualche insubordinazione, e avere il pretesto di eliminare gli avversari. Particolarmente sotto mira erano gli esponenti della grande nobiltà di tradizione cattolica anche se convertiti al protestantesimo, come Lord Northumberland o Lord Stran ge, entrambi protettori di poeti, fra cui Marlowe. Prima di fi nire avvelenato in circostanze mai chiarite, Lord Strange, che fu anche il patrono della compagnia di attori per cui Marlowe lavorava, si salvò in una occasione denunciando il latore di una lettera compromettente dai cattolici d'Olanda. L'eliminazione di Maria Stuarda fu un trionfo dei servizi segreti. La scomoda rivale cattolica di Elisabetta era stata confinata nel castello di Chartley. Nel 1586 le fu fatto crede re nella possibilità di corri spondere con l'esterno scam biando missive nei barili della birra, che settimanalmente ar rivavano pieni e ripartivano vuoti. Degli ingenui cospiratori furono incoraggiati a sottopor le così un loro improbabile pia no, e con l'adesione autografa la sciocca siglò parecchie condanne a morte oltre la sua. A lei come sovrana spettava la decapitazione, gli sprovveduti congiurati furono invece torturati negli interrogatori e, dopo, come si usava in quei tempi feroci, trascinati in piazza, appesi brevemente alle forche, quindi tirati giù vivi, evirati e sbudellati lentamente prima di essere squartati del tutto. Dove si collocava in tutto questo Marlowe, che non risparmia atrocità nelle sue tragedie (fino al re ucciso con un'asta arroventata nel retto)? Per darcene un'idea Nicholl passa in rassegna le notizie certe su di lui, a partire da quando era studente a Cambridge e in una comunicazione ufficiale il Privy Council garantiva per lui presso le autorità accademiche, che lo sospettavano di volersi recare a Reims, noto centro di cattolici inglesi espatriati. Ci sono le spese di Marlowe all'Università, dov'era entrato con una modesta borsa di studio (era figlio di un calzolaio di Canterbury), e dove a partire da un certo anno spende e spande come un riccone. C'è, nel 1589, la sua presenza a un omicidio commesso durante una rissa dal suo collega poeta e spia Watson. C'è, scoperto di recente, un episodio del 1592, quando Marlowe, recatosi a Vlissingen nei Paesi Bassi - la cittadella tenuta dagli inglesi, che la chiamavano Flushing, era un crocevia di spionaggio tipo Casablanca -, fu arrestato con la grave accusa di possedere monete false, e rimpatriato senza altre conseguenze. Il suo denunciatore, tale John Baines, tornò alla carica l'anno dopo, tacciandolo di ateo e di sodomita. Poco prima il drammaturgo Thomas Kyd, che aveva diviso una stanza con Marlowe, era stato indagato per un suo presunto rapporto con un libello anonimo che incitava all'intolleranza nei confronti di lavoratori stranieri. A differenza del sempre impunito Marlowe, il povero Kyd fu torturato e non si riprese più. Per salvarsi parlò anche lui dell'ateismo e delle opinioni sovversive dell'ex sodale, che però quasi contemporaneamente trovò la morte nel modo suddescritto. O forse non proprio in quel modo. Nel rievocare ampiamente e suggestivamente il complicatissimo retroterra di intrighi in mezzo al quale Marlowe si mosse, Nicholl traccia le biografie dei commensali della sua ultima cena: tre canaglie. Frizer, l'omicida, era un uomo di affari in genere poco puliti, legato a Thomas Walsingham, patrono anche di Mario we, ed erede di alcune attività del da poco scomparso cugino Sir Francis Walsingham, segre tario di Stato e capo supremo dello spionaggio. Skeres era uno strozzino imbroglione spesso denunciato e almeno una volta finito in galera; all'epoca lavorava per il conte di Essex. Poley, la spia più illustre dei tre, aveva svolto una parte importante nel raggiro di Ma ria Stuarda, e agiva abitualmente fra i cattolici inglesi in Europa. Questi quattro uomini si riunirono non in un locale malfa mato, come vuole qualche tra dizione, ma in una locanda te nuta da una vedova irreprensi bile, alle 10 di mattina, e vi pas sarono tutta la giornata; il delitto nella angusta stanzetta privata avvenne alle 18. Davvero fu una rissa di avvinazzati? L'ipotesi dell'autore, non dimo strabile, ma rispettabile data la mole del lavoro svolto per arri varvi, è che una pacata discus sione fra emissari di fazioni ri vali, forse provocata dalle ac cuse fino allora senza esito con tro il presunto ateismo di Mar lowe (attraverso di lui il partito di Essex poteva voler colpire il libero pensatore Sir Walter Ra legh), fosse degenerata, magari in un assassinio a caldo. Come le cose andarono veramente non lo sapremo mai. In ogni ca so, se con Verrecchia possiamo pensare a Giordano Bruno co me a un intellettuale puro, che non si sporca le mani con la po litica, è difficile respingere la tentazione di immaginarci un Marlowe ambizioso e privo di scrupoli come, sia pure su scala più grandiosa, i suoi personaggi- Masolino d'Amico Contemporaneo di Shakespeare arrivò al successo prima di lui. Fu ucciso con un colpo di pugnale in un occhio Il poeta inglese Christopher Marlowe, ucciso nel 1593. Nella foto grande a destra: Maria Stuarda. Qui sotto: lo scrittore Graham Greene

Luoghi citati: Cambridge, Europa, Inghilterra, Londra, Malta, Olanda, Paesi Bassi