Lituania dalle urne esce la nostalgia di C. M.

Lituania, dalle urne esce la nostalgia Lituania, dalle urne esce la nostalgia Le presidenziali all'ex comunista Brazauskas Il suo programma: ricucire lo strappo con Mosca MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il sogno americano non si addice ai lituani che nemmeno due anni dopo aver strappato l'indipendenza al moribondo impero sovietico del dopo golpe, hanno scelto il pragmatismo di un ex comunista e rifiutato il radicalismo anti-russo di un elegante esule cresciuto in Italia e residente a Washington. Algirdas Brazauskas, 60 anni, astuto ex segretario del pc lituano, uno dei primi leader ad aver cambiato nome al proprio partito (da comunista in «democratico del lavoro») riuscendo così a legittimarsi nella dura battaglia per l'indipendenza da Mosca, ha vinto a mani basse le elezioni presidenziali di domenica. Il 60% degli elettori ha votato per l'ex comunista; solo il 38% per Stasis Lozorajtis.. 68 anni, ambasciatore lituano negli Stati Uniti, presentatosi alle presidenziali con il sostegno della destra, dei centristi, dei radicali di sinistra e del movimento «Sajudis», lo stesso che guidato dal musicista Vytautas Landsbergis (ora uscito di scena) fu la punta del fronte indipendentista. Due mondi si sono confrontati: uno che guardava solo a Ovest, l'altro che proponeva di ricucire quei rapporti economici con la Russia che lo strappo del '91 ha tagliato mostrando ai lituani la dura faccia della crisi economica. Questa situazione ha pesato sul voto di domenica ben più dell'ideologia. La Lituania che dipendeva al 90% dall'Urss per l'approvvigionamento di energia ha pagato cara l'indipendenza. Secondo statistiche rese note dal Parlamento di Vilnius, dall'89 a oggi l'inflazione è stata del 6558%, la produzione industriale dal '91 si è più che dimezzata (meno 55%), quella agricola (unico settore in cui il Paese è autosufficiente) si è ridotta del 41%. Un li¬ tuano su tre non ha oggi un reddito di sopravvivenza. In questa situazione è parso più convincente ai lituani l'appello pragmatico di Brazauskas a quello ideologico di Lozorajtis. «Dobbiamo - ha proposto l'ex comunista - ammansire la Russia per ottenere gas e petrolio a buon prezzo». Il risultato delle elezioni non è sorprendente. A dicembre Brazauskas era già stato eletto alla presidenza del Parlamento. Scomparso dalla scena politica Landsbergis, si è presentato Lozorajtis, figlio dell'ambasciatore in Italia prima che il Paese cadesse nell'orbita sovietica, esule mai rientrato in patria durante 1'«occupazione» di Mosca. Fino all'anno scorso Lozorajtis ha vissuto a Roma, ambasciatore presso la Santa Sede della Repubblica lituana. Il diplomatico ha sposato un'italiana, Daniela d'Ercole, 48 anni, che l'ha affiancato in una campagna elettorale «all'americana», [c. m.]

Persone citate: Algirdas Brazauskas, Brazauskas, Daniela D'ercole, Landsbergis, Vytautas Landsbergis