Sospetti sull'amico del consulente

Ancora in stato di fermo il convivente dell'uomo ucciso a pugnalate nel suo studio Ancora in stato di fermo il convivente dell'uomo ucciso a pugnalate nel suo studio Sospetti sull'amico del consulente Sparita Tarma del delitto: era nel beauty. Contraddizioni, incertezze e vuoti di memoria complicano la posizione di Flavio Padovan, 46 anni, tuttora in stato di fermo per l'omicidio del socio e convivente Giuseppe Giaccone, di 63 anni. A metterlo in difficoltà, e a lasciarlo senza un abbi, sarebbero siate anche le dichiarazioni di Benito Arcidiaco, 51 anni, terzo contitolare assieme ai due della «Terminal Bus», che dal febbraio '81 gestisce la stazione degli autobus di corso Inghilterra 1. «Padovan è in stato di fermo chiarisce il capo della Mobile, Aldo Faraoni - perché dal suo racconto non è chiaro che cosa abbia veramente fatto quella sera, lui che viveva da tempo insieme con la vittima». Altri sospetti sono nati dopo il sopralluogo effettuato ieri dalla polizia nell'alloggio al quinto piano di via Foà 63, dove Giaccone abitava da una decina d'anni con Padovan. «Una convivenza oltremodo discreta - ricordano ora gli inquilini -: in dieci anni non li abbiamo mai visti uscire o rientrare insieme». E proprio dall'appartamento di via Foà sembrano emergere alcune tracce utili. A poca distanza dal comodino è stato abbandonato un necessaire per manicure, aperto e incompleto. Mancano due utensili acuminati. Dove sono finti? Ma non sono gli unici particolari inquietanti. L'alloggio sembra disabitato da una settimana. «Già, era un po' che 0 signor Giaccone non si vedeva», rimarcano due vicine. E poi c'è un libro famoso, Il conte di Montecristo, appoggiato sul comodino accanto al letto matrimoniale con le lenzuola rosso fiamma. Il volume è stato lasciato aperto - da chi? - al capitolo XXIV: «L'accusa». Nelle prime cinque righe si legge: «La morte è nella mia casa!... Dite il delitto. E' l'ora di agire! Le vittime devono essere vendicate... Signore! La morte bussa alla vostra porta». Soltanto una coincidenza? Giaccone è stato trovato ucciso nella notte tra venerdì e sabato nel suo studio commerciale al secondo piano di via San Francesco d'Assisi 11. Straziato al petto e al collo con 10 colpi di ar¬ ma da taglio. Ad avvisare la polizia era stata una telefonata anonima al 113. «Correte in via San Francesco d'Assisi 11, al secondo piano. Hanno ucciso un uomo». Chi ha avvisato la questura? Sembra nessuno delle tre famiglie che erano nello stabile e che non hanno sentito nulla. Ancora: qual è l'arma del delitto? Com'è possibile che sia stato sorpreso dall'assassino nel suo studio mentre era seminudo? La porta non presenta segni di scasso: chi aveva le chiavi? Oggi verrà effettuata l'autopsia e il convivente verrà interrogato dal giudice. Ivano Barbiero Il beauty-case trovato in via Foà dal quale mancano due utensili acuminati. Sopra, la vittima Giuseppe Giaccone

Luoghi citati: Assisi