«Tyson non è colpevole» Si ricredono due giurati

Il tribunale decide se ripetere il processo Il tribunale decide se ripetere il processo «Tyson non è colpevole» Si ricredono due giurati NEW YORK. Due giurati pentiti hanno espresso il loro appoggio per Mike Tyson alla vigilia dell'udienza della corte d'Appello dell'Indiana, che deciderà se riaprire il processo o considerare definitiva la condanna a sei anni per stupro inflitta all'ex campione del mondo dei pesi massimi. «Quando abbiamo condannato Tyson - ha detto il primo giurato, Dave Vaile - ero convinto che un uomo avesse violentato una donna. Ma adesso, esaminate le prove che allora ci erano state nascoste, sono sicuro che è stata una donna a violentare un uomo». Secondo Vahle, la ragazza che si dice stuprata da Tyson, Desiree Washington, avrebbe in realtà sedotto il pugile e poi lo avrebbe denunciato per farsi pubblicità. Questa opinione è condivisa da Rose Pride, un'altra tra le persone delle giuria che dichiararono Tyson colpevole nel febbraio 1992. «Credo - ha dichiarato in una intervista tv la Pride che Desiree Washington e non Mike Tyson sia responsabile di quello che è avvenuto: lei; non lui, dovrebbe stare in carcere». La corte d'Appello dell'Indiana esaminerà oggi il caso senza porsi il problema della colpevolezza o dell'innocenza di Tyson. Dovrà semplicemente decidere se vi sono seri motivi per rifare il processo. Negli Stati Uniti infatti un condannato non ha automaticamennte diritto al processo di appello. Questa possibilità gli viene riconosciuta soltanto se emergono nuovi indizi. L'avvocato di Tyson, Alan Dershowitz, sostiene che egli venne condannato perché alla giuria vennero sottratte prove e testimonianze che avrebbero dimostrato la sua innocenza. Il giudice non ammise infatti che ai giurati fosse mo¬ strato un nastro in cui si vede Desiree Washington prendere l'iniziativa di un bacio appassionato davanti all'albergo di Tyson, prima di salire in camera con lui. E venne taciuto il fatto che prima di denunciare Tyson Desiree Washington e i suoi genitori discussero con un avvocato la possibilità di pubblicare un libro sulla vicenda raccontata dalla ragazza e di vendere i diritti televisivi. Secondo la difesa, il giudice Patricia Guildford, nota per la sua severità con gli imputati di stupro, voleva una condanna esemplare. [Ansa] Il campione di boxe Mike Tyson

Luoghi citati: Indiana, New York, Stati Uniti