L'articolo della discordia

L'articolo della discordia L'articolo della discordia Giuristi divisi sull'interpretazione ROMA «Errore? Ma se lo ha detto proprio Craxi in Parlamento che nel Concordato nuovo non c'era più l'esclusiva giurisdizione della Chiesa negli annullamenti. In termini vaghi, certo, ambigui come è stata tutta la discussione che non si è avuto il coraggio di portare in aula. Ma ricordo bene le sue parole». L'avvocato Mauro Mellini, già deputato radicale, butta benzina sul fuoco del dibattito sulla sentenza della Cassazione che ha tolto alla Chiesa l'esclusiva negli annullamenti dei matrimoni concordatari. E spara a zero. «La realtà è - aggiunge - che quel Concordato era un pasticcio, e che la legge di attuazione, che il primo Concordato aveva, malgrado le pressioni del Vaticano nel 1984 non fu mai fatta. Forse perché si sono accorti che non sarebbe mai passata». Che quell'assenza, la mancata riproposizione dell'articolo 34 del vecchio Concordato in quello lamento dei matrimoni concordatari può decidere anche lo Stato Italiano, è perché quelle fatidiche parole che assegnavano la «riserva giurisdizionale» alla Chiesa, sono cadute. Sparite. Aprendo una controversia. L'avvocato Enrico Bernardini, figlio del decano degli avvocati della Sacra Rota, Corrado Bernardini, non si ritiene certo la voce ufficiale della Chiesa. Ma, nella causa intentata da Francesca C. sulla non giurisdizione in materia del tribunale civile, che ha dato orìgine alla sentenza della Cassazione, ne ha sostenuto le ragioni. A suo parere, se l'articolo non c'è, ci sono tuttavia richiami impliciti. «I due testi, il vecchio Concordato e quello nuovo, vanno letti parallelamente, e comunque tenendo conto della dottrina della Chiesa che dal Concilio di Trento in poi ha sempre riaffermato la propria giurisdizione in materia matrimoniale». ~r— r>i — *t> 1 d'accordo. «In parallelo: ma in che senso? se l'articolo 13 dell'accordo del 1984 stabilisce che le disposizioni del Concordato del '29 non riprodotte, sono abrogate?». E anche la tradizione della Chiesa in materia matrimoniale gli pare arbitraria: «Quella di cui si parla, relativa agli effetti civili dei matrimoni concordatari, risale solo al '29. Se lo Stato italiano avesse voluto declinare la propria giurisdizione in materia, l'avrebbe certo farlo per iscritto». L'avvocato Bernardini poi, sottolinea che non si capisce quale diritto verrebbe applicato dai tribunali italiani: se quello canonico o quello civile. E sostiene che comunque, per il principio della «prevenzione», chi si rivolge prima a un tribunale, poi non può rivolgersi all'altro. Tamburrino è di altra opinione: «Se si ritiene che la giurisdizione, naturalmente solo per gli effetti civili, è italiana si dovrebbe applicare la leg-

Persone citate: Bernardini, Corrado Bernardini, Craxi, Enrico Bernardini, Francesca C., Mauro Mellini, Tamburrino

Luoghi citati: Roma, Trento