Bergkamp parole chiare di Marco Ansaldo

Bergkamp, parole chiare Bergkamp, parole chiare «Ho risolto i dubbi già da tempo» Ma è nervoso e litiga con Menzo AMSTERDAM DAL NOSTRO INVIATO Dennis il biondo esce dal campo prima di tutti, taciturno e un po' incupito, dopo aver gettato in un angolo la casacca. Ci avevano avvertiti che la lunga trattativa con la Juve, stava consumando i nervi di Bergkamp. Ieri l'uomo di ghiaccio ha provocato addirittura una rissa in allenamento dopo un banale contrasto con Menzo, il portiere nero: si è alzato di scatto e gli ha messo una mano sulla faccia. L'altro si è sorpreso poi l'ha spintonato via mentre il futuro juventino cercava di colpirlo ancora finché non li hanno separati. L'inattesa baruffa, alla vigilia della partita di Eindhoven, in cui l'Ajax può completare una miracolosa rimonta sul Psv. Cose che succedono, ma è insolito che sia capitato a Dennis il biondo, il bravo ragazzo così inappuntabile e perfetto da sembrare finto. Lui replica che la storia del nervosismo è una sciocchezza. E lo è ancora di più il ricollegarla alle vicende di mercato. Racconta: «I miei dubbi li ho risolti il giorno in cui dissi che avrei lasciato l'Ajax. Quello è stato il grande passo». Ma è vero che i tempi della trattativa con la Juve si stanno allungando e lei ne è preoccupato? chiediamo. Finge di non capire. Si scusa. Insistiamo. E' vero che sta imparando l'italiano? E non la spaventa una realtà così diversa da questa? Qui vi allenate con i tifosi a due metri, da noi porte chiuse e silenzio stampa, si vuole (forse si deve) tenere il campione lontano da tutto. Replica: «In Italia, a parte il calcio, sono stato solo una volta in vacanza, vicino a Udine. Altro non so. Non ne voglio parlare. Ma ci sono molti olandesi che si sono adattati bene, no?». Del resto ha sempre sostenuto che se c'è riuscito Rijkaard, lo può fare anche lui. Taciturno, un po' musone, ingessato da un'educazione medio borghese, cattolico in un Paese protestante, Bergkamp è da sempre un ragazzo che sfugge al cliché del calciatore ricco e spensierato. Non fuma, non beve, non usa auto multiaccessoriate. Gira con quella che gli dà la Opel, co-sponsor dell'Ajax. Da ragazzo era bravino in atletica (400 e 800), poi solo football. «Ma per rilassarmi gioco a golf. Oppure a tennis. Quando non c'è il campionato». Già, perché Dennis il biondo è uno che si programma. Da ra- f;azzo al Sint Nicolaas, uno dele migliori scuole di Amsterdam, dove si è diplomato, non l'hanno mai visto partecipare a una gita: «Non posso perdere tre giorni di allenamento», si scusava. Adesso, ha programmato il salto nella Juve. «In Italia e in Spagna avrei potuto andarci molto prima. Ho preferito aspettare. Non volevo venirci da solo», spiega. Così sappiamo che a smuoverlo è stata Henrita, con lei dividerà l'avventura e la nuova casa. Senza famiglia non sta. Anche ora, ad Amsterdam, preferisce alla libertà dello scapolo la convivenza con i genitori nella casa comprata a Wilnis, una trentina di chilometri dal centro. Ci siamo andati, che nebbia. Ma garantiscono che dalle sue finestre si vedono anche laghi e canali. Come il mare di Quinto per Vialli. Il personaggio è questo. Poco incline alla popolarità. «Odio passare per un Vip, che tutti devono conoscere e fermare». Firma pochi autografi, evita le tribune televisive olandesi che sembrano formaggini cremosi rispetto alla truculenza dei Processi. Detesta la pubblicità La filiale olandese della Diadora (la stessa di Baggio) gli offrì 350 milioni di lire per farne un testimonial dell'abbigliamento sportivo. Rifiutò. E' uno dei po chi assi senza sponsor, se non per le scarpe da gioco. Ma i sol di della Juve gli piacciono, si può obiettare. I suoi confidenti tuttavia sostengono che più dei miliardi ha influito la voglia di gareggiare a distanza con Van Basten «Devo fare come lui - sostiene Per vincere potrei starmene anche nell'Ajax, ma per capire i miei limiti devo misurarmi nel campionato più difficile» Purché non gli saltino i nervi. Marco Ansaldo Dennis Bergkamp, (a fianco) non si adegua al cliché del calciatore tipo: «Odio passare per un vip» A lato, Diego Maradona

Persone citate: Baggio, Bergkamp, Dennis Bergkamp, Diego Maradona, Rijkaard, Van Basten, Vialli

Luoghi citati: Amsterdam, Italia, Spagna, Udine