Schmalzl che harakiri di C. Co.

Schmalzl: che harakiri Schmalzl: che harakiri Fiasco totale, anche De Crignis Tescarì e Gerosa sono finiti ko MORIOKA. Kjetil Andre Aamodt, 22 anni, è il re dei Mondiali. Dopo l'argento in combinata e l'oro in gigante, il norvegese ha trionfato anche in speciale, imitando le imprese di Sailer e Zurbriggen. Primo nella manche iniziale, primo alla fine. Ha compiuto il miracolo nelle ultime sei porte, sul muro, dove ha recuperato 21 centesimi su Girardelli, autore di una grande gara, e lo ha battuto per 4 centesimi. Poi gli austriaci Stangassinger ali centesimi e Strolz a 65. E altri tre norvegesi (Fogdoe 6°, Kjus 12° e Furuseth 14°) nei quindici, a confermare il loro strapotere in questi Mondiali. Aamodt era raggiante. «Nella prima manche ho sciato molto bene e ho capito che potevo vincere l'oro. Però non avevo un grosso vantaggio, avrei dovuto attaccare di più. Nella seconda manche ho sbagliato all'inizio e a metà del muro, ma sono stato davvero perfetto alla fine. Delle tre, questa è senza dubbio la medaglia che mi dà più gioia». Girardelli, con l'argento di ieri, è salito solo in vetta alla classifica dei vincitori di medaglie mondiali, ben dieci. «E' il mio miglior risultato in slalom dopo Saalbach. Sono stato saggio a non correre la discesa. Comunque non è la prima volta, ai Mondiali, che vengo battuto per un pugno di centesimi». Contento anche Accola, 5°, dimostrando classe e grinta a un mese e mezzo dall'infortunio al ginocchio. Per quanto riguarda gli azzurri, disfatta completa. Anche De Crignis ha inforcato nella prima manche, dopo appena 9"; Tescarì e Gerosa sono usciti nella seconda. Tescarì aveva il 17° tempo, Gerosa il 22°. Schmalzl ha detto: «Siamo nel Paese giusto per fare harakiri». [c. co.]