Nella Bosnia isolata 40 bambini morti di fame

I Caschi blu accusano i musulmani per il soldato francese ucciso a Sarajevo: «Ci sparano coi mortai» EX JUGOSLAVIA I Caschi blu accusano i musulmani per il soldato francese ucciso a Sarajevo: «Ci sparano coi mortai» Nella Bosnia isolata 40 bambini morti di fame I serbi bloccano i convogli umanitari ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Il ponte aereo umanitario per Sarajevo è nuovamente sospeso per via dell'attacco all'aeroporto della capitale bosniaca dove giovedì è morto un Casco blu francese mentre tre sono rimasti feriti. Da Ginevra la portavoce dell'alto commissariato per i profughi Silvana Foà ha fatto sapere che l'interruzione dei voli non ha nulla che fare con il boicottaggio dei soccorsi internazionali deciso dalle autorità bosniache. Per solidarietà con la popolazione della Bosnia Orientale che sta morendo di fame perché non ha avuto alcun aiuto dall'inizio della guerra a Sarajevo rifiutano infatti di accettare e distribuire nuovi soccorsi. Nella capitale bosniaca manca tuttora la corrente elettrica perché i serbi hanno danneggiato ancora una volta la rete di distribuzione. Dopo settimane senz'acqua ha ripreso a funzionare l'acquedotto principale. Ma la città continua ad essere bombardata dall'artiglieria pesante serba. Oltre ai quartieri periferici di Pofalici e Velesici ieri è stata col- pita la Sarajevo nuova. Un carro armato ha sparato ininterrottamente sulle case e sulle strade costringendo la gente a rimaner chiusa nei rifugi. Nelle ultime ventiquattro ore 10 persone hanno perso la vita, mentre 27 sono rimaste ferite. Nella conferenza stampa convocata dalle forze di pace delle Nazioni Unite il comandante dell'Unprofor per la Bosnia, il gene¬ rale francese Morillon, ha accusato le forze armate bosniache di avere attaccato appositamente l'aeroporto di Sarajevo giovedì, causando la morte del Casco blu francese. «Abbiamo analizzato il cratere formatosi in seguito all'esplosione della granata» ha dichiarato Morillon. «Non ci sono dubbi che il proiettile provenisse dalla direzione di Butmir, il sobborgo vicino all'aeroporto con¬ trollato dall'esercito bosniaco». Il generale Morillon ha detto di aver mandato una nota di protesta al presidente bosniaco Izetbegovic che ha promesso che verrà condotta un'inchiesta per scoprire e punire il colpevole. Intanto i combattimenti continuano in tutta la Bosnia. A Brcko, Gradacac e Maglaj, nella parte nordorientale della Repubblica, le forze serbe tentano di sfondare le linee della difesa musulmano-croata. Nuovi attacchi anche nella zona di Zvornik Srebrenica. A detta della radio bosniaca due cacciabombardieri serbi hanno bombardato nelle ultime quarantotto ore 14 volte la regione di Srebrenica causando la morte di 56 persone e ferendone un centinaio. Tutta questa zona continua a rimanere isolata perché i convogli umanitari che tentano da settimane di attraversare le barricate serbe non sono potuti passare. Oltre alle bombe in Bosnia Orientale uccide anche la fame. Più di 200 persone, tra cui 40 bambini, sono morte per mancanza di cibo nella sola cittadina di Zepa. Le autorità sanitarie bosniache hanno fatto sapere che in tutta la Repubblica si diffondono enterocolite, epatite e dissenteria. Gli ospedali delle grandi città mancano di medicinali e di materiale sanitario. La situazione è di ora in ora più disperata. Gli scontri continuano anche in Croazia dove i serbi continuano ad attaccare l'entroterra di Zara e di Sebenico. Ingrid Badurina Il comandante dei caschi blu francesi, il generale Morillon

Persone citate: Ingrid Badurina, Izetbegovic, Morillon, Silvana Foà