Anche Pomicino sotto inchiesta

Avviso di garanzia per il molo di Foggia. Si è subito dimesso dalla direzione de Avviso di garanzia per il molo di Foggia. Si è subito dimesso dalla direzione de Anche Pomicino sotto inchiesta L'ex ministro: calunnie ROMA DALLA REDAZIONE La tempesta di Tangentopoli investe anche la corrente andreottiana, che finora èra riuscita a rimanere indenne. Ieri è toccato a Cirino Pomicino, ex ministro del bilancio e della programmazione. Il deputato democristiano ha ricevuto un avviso di garanzia che ipotizza il reato di concorso in concussione. Il provvedimento è firmato dai giudici di Foggia, da tempo impegnati in una inchiesta di tangenti per la concessione di appalti per i nastri trasportatori di Manfredonia e per i lavori relativi all'ammodernamento del porto della stessa città. E' stato lo stesso Cirino Pomicino a confermare l'iniziativa dei magistrati di Foggia. Il deputato ha immediatamente precisato che l'avviso di garanzia riguarderebbe «fatti che non conosco e ai quali quindi non posso che essere estraneo». L'esponente andreottiano, inoltre, ha comunicato di essersi immediatamente dimesso dalla direzione della democrazia cristiana, «secondo un costume che mi appartiene da sempre». L'onorevole Pomicino, in ogni caso, ha dato incarico ai suoi difensori di «denunciare per calunnia chiunque abbia accostato il mio nome a fatti illeciti e, ove risultasse che il mio nome è stato fatto in dichiarazioni comunque estorte o sollecitate, di estendere la denuncia agli autori di tali illecite pressioni». Non sfugge la punta polemica dell'ex ministro nei confronti di chi sta conducendo l'inchiesta. «Ho subito telefonato - ha aggiunto Pomicino al capo della Procura di Foggia chiedendo di essere immediatamente ascoltato e il dottor Verzi, riservandosi di darmi una risposta, ha detto di non essere a conoscenza dell'iniziativa assunta dai suoi sostituti». Erano le 16,45 di ieri, quan¬ do il colonnello Renato Gatti e il capitano Carlo De Donno, dei carabinieri del primo reparto operativo di Napoli, hanno bussato alla porta dell'ufficio di Pomicino, in via Santa Lucia 15. Gli ufficiali hanno notificato all'ex ministro, alquanto a disagio, l'avviso di garanzia inviatogli dai sostituti procuratori della Repubblica di Foggia, Roccantonio D'Amelio e Massimo Lucianetti. A mettere nei guai Pomicino, sarebbe stato un suo compagno di partito, l'ex senatore Wladimiro Curatolo, autore di un «memoriale» che è stato consegnato ai giudici alcuni giorni fa. Il documento si è rivelato un valido supporto per tutta l'inchiesta (aperta circa due anni fa ma rilanciata dallo scorso dicembre), che finora ha provocato l'emissione di 13 ordinanze di custodia cautelare e 28 informazioni di garanzia. All'origine delle indagini i lavori per la realizzazione di due nastri trasportatori al molo industriale del porto di Manfredonia. Una spesa di 78 miliardi, alcuni finiti in tangenti che la Emit di Ottavio Pisante ha dovuto pagare ad imprenditori, politici ed amministratori della de, del psi e del psdi. Ora è arrivato il memoriale di Curatolo, ex commissario del Consorzio per l'area di sviluppo industriale, già entrato nell'inchiesta e adesso agli arresti domiciliari per motivi d'età (ha 77 anni). Sarebbe stato proprio lui, nel 1990, ad avvicinare Ottavio Pisante per chiedergli, al fine di evitare «intralci» ai lavori, il pagamento di tangenti ai tre partiti. Nella sua «confessione», Curatolo avrebbe specificato che per far approvare la delibera che finanziava i lavori sarebbe stato necessario rivolgersi a Cirino Pomicino. Questi particolari vengono smentiti dall'ex ministro. Pomicino nega di aver mai conosciuto Wladimiro Curatolo «che forse avrò visto in un'assemblea a Foggia», nega di aver avuto rapporti con Pisante «che forse avrò visto una sola volta, due o tre anni fa, in una villa in Brianza, in occasione di una festa in casa di un comune amico». «Per quanto mi risulta - aggiunge Pomicino - Pisante non ha mai tirato in ballo il mio nome. Vorrei anche ricordare che la pratica relativa al quel finanziamento non è stata istruita dal ministero per il Bilancio, ma da quello per il Mezzogiorno, del mio amico Riccardo Misasi». [f.1.1.1 L'ex ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino raggiunto da avviso di garanzia

Luoghi citati: Foggia, Manfredonia, Napoli, Roma