Sos di due inglesi semiassiderati

Tre mesi in lotta coi ghiacci Alia fine ha vinto il Polo Sud Sos di due inglesi semiassiderati Tre mesi in lotta coi ghiacci Alia fine ha vinto il Polo Sud LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Aiuto, venite a prenderci. Siamo più morti che vivi». E i soccorritori sono andati a prenderli alla svelta, con un aereo che ha sfidato i venti ghiacciati dell'Antartide. Adesso i due straordinari protagonisti di un'avventura d'altri tempi che ha tenuto mezza Inghilterra con il fiato sospeso hanno raggiunto la salvezza nella base cilena di Punta Arenas, rifocillati da una nutriente dieta a base di uova, rinfrancati da un lungo sonno ristoratore. Perché, da oltre tre mesi, questi due temerari hanno lottato contro i 40 gradi sotto zero, trascinando con gli sci ai piedi una slitta per stabilire il nuovo record della traversata dell'Antartide. Adesso alla Royal Geographic Society, nel cenacolo della scienza geografica ai margini di Hyde Park, quasi di fronte al mausoleo del principe Alberto, consorte della mitica regina Vittoria sotto il cui regno gli inglesi toccarono il culmine delle loro imprese, hanno altri due personaggi dà celebrare, due homi', quelli di Sir Ranulph Fiennes e del suo compagno dottor Michael Stroud, da aggiungere a quel glorioso elenco ricco del protagonista della tragica rincorsa fra i ghiacci dell'Antartide, lo sfortunato Scott, morto dietro ad Amundsen, all'alba del secolo, delle esplorazioni africane di Stanley e Livingstone, della conquista dell'Everest di Hillary. Sir Ranulph è il prototipo dell'esploratore inglese quale ce lo hanno tramandato decine di libri e film di successo. Ex comandante del famigerato corpo degli Sas, le «teste di cuoio» inglesi utilizzate nelle missioni più temerarie in mezzo mondo, da quando ha lasciato l'esercito ha trovato uno sfogo alla continua sfida con se stesso nelle esplorazioni. Anche a fin di bene, come questo riuscito tentativo di record nell'Antartico che si proponeva la raccolta dagli sponsor di 2 milioni di sterline, da destinarsi al Fondo di ricerca per la sclerosi multipla. Suo compagno, in questa folle camminata di 2200 chilometri tra i ghiacci dell'Antartide, è sta¬ to un medico altrettanto coraggioso, il dottor Stroud, 37 anni, con moglie e figlia lasciate trepidanti in Inghilterra, con la bambina che nei disegni di scuola ha raffigurato il padre come un omino sempre sorridente che trascina con forza sovrumana una grande slitta fra i ghiacciai. Perché la particolarità di questa avventura sta proprio nelle modalità, nelle regole della sfida. I due sono partiti infatti il 9 novembre dal campo base nella baia di Gould a piedi, con gli sci, senza l'ausilio di mezzi meccanici o di una muta di cani, trascinandosi personalmente uno slittone pesante 200 chili, carico di riserve di cibo, medicinali e altre provviste. Quasi allo scoccare del Duemila, hanno voluto simulare un'impresa d'altri tempi, misurandosi con i grandi esploratori del passato. E hanno vinto la loro drammatica sfida, anche se il mondo ha assistito distrattamente alla loro impresa, li ha accompagnati anzi con una vena di scetticismo, ha ceduto al sensazionalismo quando con clamore dagli Stati Uniti hanno annunciato che prima di loro aveva raggiunto il Polo Sud una spedizione formata da tre donne americane. Era vero, i due esploratori inglesi hanno toccato il Polo Sud il 16 gennaio, dopo la cordata femminile: ma soltanto perché le donne avevano percorso meno chilometri e si arrestavano al Polo, mentre Sir Ranulph e il suo compagno dovevano proseguire imperterriti nell'inferno bianco. Un primo record l'hanno stabilito il 5 febbraio, dopo una fantastica sciata di fondo durata ininterrottamente 88 giorni, nel corso della quale hanno percorso 1272 miglia. Un secondo primato l'hanno collezionato due giorni più tardi, toccando il limite estremo della terraferma, completando così la traversata dell'Antartide. Avrebbero già potuto fermarsi lì, e invece i due hanno voluto proseguire per cogliere l'en plein: raggiungere la base Scott, a 1700 miglia dal punto di partenza, ben all'interno del pack, nella desolata Ross Ice Shelf, uno sterminato bassofondo ghiacciato che cinge la parte meridionale dell'Antartide. Ma non sono riusciti nella loro impresa: si sono dovuti arrendere l'altro ieri, l'I 1 febbraio, dopo aver percorso 1350 miglia. La resa è stata decisa dal medico, dal dottor Stroud, che ha segnalato con preoccupazione il rapido deterioramento delle condizioni fìsiche del suo compagno, quarantanovenne. «Abbiamo perso tutti e due circa un terzo del nostro peso - ha comunicato per radio -, le provviste sono quasi finite. Siamo debolissimi e Sir Ranulph ha un principio di assideramento e una infezione a un piede». Impossibile procedere ancora. Ma la loro parziale resa è stata salutata egualmente in Inghilterra come un trionfo: «La loro impresa è dello stesso valore della conquista dell'Everest», ha proclamato da Londra uno degli organizzatori della spedizione, Steven Rubin. E dalle brume della campagna inglese è sbucata Lady Fiennes, la moglie di Sir Ranulph, che ha salutato la fine dell'avventura polare del marito con un abbondante brindisi di whisky: «Sono fiera di lui. Gli ho parlato per telefono e mi pare stia recuperando bene le sue forze». Londra è pronta ad accogliere i due in trionfo: hanno battuto di sole 12 miglia il primato stabilito nel 1909 (prima della conquista del Polo Sud avvenuta nel 1912 con Amundsen e poi con Scott) da due esploratori australiani e un inglese che avevano percorso 1245 miglia, nutrendosi anche di pinguini e foche per sopravvivere. Oggi Sir Ranulph e il dottor Stroud non sono dovuti arrivare a tanto. Paolo Patru no OCEANO INDIANO POLO SUD ARRIVO 15 GEN. 1993 PRIMO RECORD 6FEB.1800 km SECONDO RECORD 7 FEB. ATTRAVERSATO L'ANTARTIDE RESA 11 FEB. DOPO 1900 km OCEANO PACIFICO BASE: MARE SCOTT DI ROSS Volevano attraversare a piedi l'Antartide «Abbiamo perso un terzo del peso spingendo la slitta per 2200 chilometri» Ranulph Fiennes (a sinistra) e Michael Stroud alla partenza e sotto durante una tappa del viaggio in Antartide [FOTO AP c ANSA)