Nasce il consorzio «Progetto teatro» di 1. Car.

E' il primo in Italia, cartelloni concordati E' il primo in Italia, cartelloni concordati Nasce il consorzio «Progetto teatro» Insieme è meglio. Per resistere, cambiare e migliorare, 5 compagnie torinesi, «Assemblea teatro», «Il Granserraglio», «Il Gruppo della Rocca», «Teatro dell'Angolo», «Torino spettacoli», si sono unite nel Consorzio progetto teatro: è il primo in Italia. «Portare la gente fuori casa, ridare dignità ai quartieri periferici, e riproporre un'immagine decente di Torino e della sua cultura anche all'estero» così ha sintetizzato il progetto Graziano Melano del «Teatro dell'Angolo». Più duro Renzo Sicco di «Assemblea Teatro»: «Ci siamo trovati davanti a un bivio: continuare la guerra per raccogliere le briciole, o rimettere in campo la nostra professionalità. Dopo le vittime dello "Statuto" ci siamo impegnati, soprattutto, a difendere i nostri "territori". Abbiamo vinto, ma questo ci ha immobilizzati». E Gianna Franco de "Il Granserraglio": «Abbiamo le idee, ma mancano le gambe se non arriveranno i contributi statali». «Può sembrare incredibile - continua Giorgio Guazzotti de "Il Gruppo della Rocca" -, ma la crisi ha portato più persone a teatro». Le entrate dei biglietti e del giro nella stagione '90/91 hanno superato i 7 miliardi «e sono tutte entrate giovani, però non bastano». Quindi pax teatrale all'Agnelli, Juvarra, Adua, Araldo e Alfieri. «Nessuno nasconderà più i cartelloni e le locandine dell'altro» conferma Germana Erba. «Anzi ci scambieremo le sedi guardando al tipo di spettacolo e tenendo conto dell'affluenza di pubblico. Il concorrente non esisterà più, siamo aperti anche a tutte le compagnie più piccole e sfortunate». Come quella di Raffaella De Vita che in questi giorni ha urlato tutta la sua rabbia perché i piccoli artigiani del palcoscenico rischiano di scomparire. La De Vita ha anche annullato lo spettacolo «Solo per te Lucia» che doveva debuttare al Massaia, sostituendolo con un recital. «Devo andarmene - ha detto - perché non ho soldi. Mi hanno uccisa i tagli ministeriali». [1. car.]

Persone citate: Alfieri, Araldo, De Vita, Germana Erba, Gianna Franco, Giorgio Guazzotti, Graziano Melano, Juvarra, Raffaella De Vita, Renzo Sicco

Luoghi citati: Italia, Torino