Una nuova cultura contro il cancro di Marina Verna

Una nuova cultura contro il cancro Per i Venerdì Letterari l'oncologo Cesare Maltoni oggi al Teatro Alfieri Una nuova cultura contro il cancro «E' l'indicatore del rapporto alterato uomo-ambiente» E' il frutto avvelenato della civiltà industriale, che noi ci ostiniamo a considerare una malattia come le altre, solo più ostica da debellare. Invece non è così. Non sarà un vaccino né un farmaco miracoloso a guarire il cancro, perché siamo noi a crearlo ogni giorno, con l'attuale modello di sviluppo. Questa la verità che l'oncologo Cesare Maltoni ribadirà oggi alla conferenza dell'Aci (ore 18, Teatro Alfieri; sabato a Firenze, lunedì a Milano, martedì a Roma, mercoledì a Bari). , «L'uomo moderno ha una responsabilità enorme - dice il professor Maltoni -. Dipende da lui se ci sarà ancora vita sulla Terra, che è il nostro regno e la nostra gabbia. Gli spazi abitabili sono relativamente pochi, le risorse limitate. I Paesi in via di sviluppo avanzano legittime richieste di emancipazione dalla fame e dalla malattia. La popolazione cresce e invecchia sempre di più. Eppure, in questa finitezza del pianeta e dei suoi mezzi, ha vinto un modello di sviluppo che ha come presupposto il fatto che le risorse siano infinite in ogni senso». E' contro questo modello dello scialo che Maltoni si batte, deciso a non lasciare l'iniziativa alle cose, «perché abbandonate a se stesse, come diceva Pascal, le cose si vendicano». Il 30 per cento di tutte le morti è dovuta al cancro, che è in aumento e colpisce soprattutto l'età produttiva. «Il cancro è l'indicatore più preciso dell'alterato rapporto uomoambiente. Certo, va diagnosticato per tempo e curato bene, ma bisogna identificare gli agenti che lo causano e cercare di allontanarli». Quali siano questi agenti, è chiaro: sono i megacomposti industriali. «Questa verità non viene mai detta in modo esplicito. Si preferisce far credere che il cancro sia comunque risolvibile con gli abituali metodi clinici. Invece no. Il cancro va affrontato soprattutto con un tipo di cultura nuovo, più indipendente dagli interessi di ogni genere che gli ruotano intorno». Per questo, nell'Istituto di Oncologia «F. Addarii» di Bologna di cui Maltoni è direttore, si è sempre data una grandissima enfasi all'identificazione dei grandi composti industriali che possono produrre il cancro. «Non è casuale - conclude Maltoni - che questo Istituto sia unico in Europa e forse l'unico pubblico al mondo. Io non credo che l'attuale modello di sviluppo possa offrire, nel lungo periodo, soluzioni buone per l'uomo. Dobbiamo operare una riconversione culturale che rimetta il pianeta e l'umanità al centro dello sviluppo economico». Marina Verna

Persone citate: Cesare Maltoni, Maltoni

Luoghi citati: Bari, Bologna, Europa, Firenze, Milano, Roma