Inte la notte dei veleni
34 Dopo la sconfìtta nel derby e gli incidenti di fine partita scoppia la polemica con il Milan Inte^ la notte dei veleni Cosa è successo tra Berti e Gullit? MILANO. Eliminati r furenti. All'Inter è finita la Copp Ttalia, non il derby. Ancora polemiche. Ancora strascichi (pericolosi). Sentite Nicola Berti, il più nevrotico: «Meglio sconfitti che milanisti»,. Proprio lui, Berti, quello che Italo Galbiati accusa di aver aizzato il pubblico. E' successo di tutto, mercoledì notte, nel sottopassaggio, dopo che l'assistente di Capello era stato colpito alla testa da una bottiglietta (tre punti di sutura). Galbiati e Berti sono quasi venuti alle mani. Sono stati Bagnoli e Capello a dividerli. «Visto che cosa si ottiene a eccitare le folle?» ha detto Galbiati, toccandosi il bernoccolo. «Ma che cavolo dici, io che cosa c'entro?», ha risposto Berti: «C'entri, c'entri...». C'è dell'altro: secondo quanto scrive «La Notte», lo stesso Berti avrebbe dato dello «sporco negro» a Gullit. Se fosse vero, saremmo di fronte a un atto vergognoso, da ritiro della licenza. «Sono successe cose spiacevoli - si difende il centrocampista dell'Inter, sul filo di un ermetismo peloso - in campo e fuori. Non mi riferisco al pubblico: agli insulti sono vaccinato. Risponderò agli interessati». E ancora: «Cose tristi, e non solo da parte dei giocatori del Milan». Tensione, insomma, ad Appiano. E musi arrabbiati. Già all'andata, l'Osvaldo era sceso in campo - a ragione - contro il Dottore, che aveva accusato l'Inter di bieco difensivismo. Questa volta è testa-matta Berti a sparare a zero: «Per tacere di Bafesi, da espellere - sul 3-0 per quel fallacelo commesso su di me: era l'ultimo difensore». E Bagnoli? Il tecnico parla per parabole: «L'età, soltanto quella va sempre avanti. Tutto il re¬ sto ha degli alti e bassi. L'importante è essere in pace con se stessi. E noi lo siamo». Agli Invincibili, l'Osvaldo dedica questo pistolotto: «In questo momento, loro sono più forti, ma nella vita le cose prima o poi cambiano. Per ora, possiamo solo sperare che Baresi e Tassotti abbiano un calo, oppure che Berlusconi faccia la fine di Craxi. Senza dimenticare che il Milan in serie B ci è già stato due volte (una a pagamento e l'altra gratis, vecchia battuta dell'avvocato Prisco)». Bagnoli non si esime dal tirare una frecciatina a Galbiati: «Sono già bravi, non capisco perché debbano fare anche le vittime. Perché prendersela con Berti per "quel" sasso o "quella" bottiglietta. Forse che i tifosi del Milan sono tutti angioletti?». Da Galbiati a Sacchi, ce n'è per tutti: «Quando allenavo il Verona e li battemmo alla penultima giornata, nella partita che in pratica costò loro lo scudetto (campionato 198990), l'Arrigo venne a sfogarsi per quello che, secondo lui, era successo in campo»; provocazioni selvagge; arbitraggio scandaloso di Lo Bello; Rijkaard, Van Basten, Costacurta e lo stesso Sacchi espulsi. C'è gol e gol. Per Bagnoli, «più mortificanti» furono quelli presi ad Ancona e a Roma. Il presidente Pellegrini, se Galbiati ci passa la battuta, ci è rimasto di sasso. La Coppa Italia costituiva l'ultimo, grande obiettivo. Ora non restano che il secondo posto in campionato e la zona Uefa. «Peccato - si rammarica l'amministratore delegato Boschi - perché abbiamo perso una grossa occasione. L'aspettativa, come dimostra il megaincasso, era enorme». Dedi¬ cata a Berlusconi: «Forse, abbiamo pensato troppo ad attaccare e poco ad aspettarli...». Domenica Inter-Napoli. Bagnoli cerca di farsi coraggio e, soprattutto, di farlo alla truppa: «Guai ad abbattersi. In campionato non perdiamo dal 13 dicembre, e di Milan ce n'è uno solo, per fortuna. Chi molla non è da Inter». Questa è l'atmosfera del giorno dopo. «Il Mi- lan ci è stato superiore in tutto», brontola Orlando. E Shalimov, in caduta libera, raddoppia: «Milan troppo forte». Nessun cenno agli infortuni di Schillaci e Bianchi. Domanda di un cronista a Bagnoli: «Scusi, mister, ma se ci fosse stato Sammer?» Risposta (obbligata): «Lasciamo perdere». Nino Sorniani Nicola Berti (di fianco) è accusato, dai milanisti di aver aizzato il pubblico. Pesante ironia di Bagnoli: «Speriamo che Berlusconi faccia la fine di Craxi»
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