Bosnia Clinton riaccende la speranza di Foto Ansa
Giudizi positivi ai nuovo piano di pace. Sollievo a Belgrado: sfuma il temuto intervento Usa Giudizi positivi ai nuovo piano di pace. Sollievo a Belgrado: sfuma il temuto intervento Usa Bosnia, Clinton riaccende la speranza Oggi a Mosca vertice tra Eltsin e l'inviato di Washington Ma a Sarajevo la guerra non dà tregua, feriti 4 Caschi blu ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Belgrado ha tirato un sospiro di sollievo. Benché dalla capitale jugoslava non ci siano ancora reazioni ufficiali ai sei punti del piano americano, i serbi sono soddisfatti perché ancora una volta è stato rinviato il temuto intervento militare dell'Occidente. «Il fatto che l'amministrazione americana abbia accettato il piano di Vance e Owen per la soluzione della crisi in Bosnia offre una nuova speranza per la pace», ha dichiarato il presidente del Parlamento serbo, Zoran Lilic, dopo l'incontro con una delegazione parlamentare russa. «La Serbia si aspetta dalla comunità internazionale, e in particolare dalla Russia, un contributo positivo per l'attuazione del piano di pace». Più espliciti, i giornali e la televisione serbi si dichiarano convinti che i russi faranno di tutto per attenuare e addirittura togliere le sanzioni contro la Serbia e che Mosca tra poco nominerà un suo inviato speciale che parteciperà direttamente ai negoziati di pace. Anche il leader dei serbi della Bosnia, Radovan Karadzic, si è dichiarato «sollevato» perché il piano di pace americano esclude l'intervento militare. Da Sarajevo il presidente bosniaco Izetbegovic giudica il piano americano come un incoraggiamento a nuovi negoziati. «Siamo convinti che gli Usa avranno la possibilità di dimostrare più comprensione per una comunità multinazionale e multiculturale come la Bosnia, per la quale i Paesi europei non hanno avuto abbastanza orecchio perché essi stessi non sono così. Il piano evidenzia la differenza tra vittima e aggressore». Ma per il momento nulla è cambiato nella capitale bosniaca dove continuano i bombardamenti dell'artiglieria pesante serba. I violenti scontri intorno all'aeroporto hanno costretto le forze di pace dell'Orni a sospendere i voli umanitari per Sarajevo. Quattro caschi blu francesi sono rimasti feriti. Approvazione e ottimismo al piano americano continuano intanto a giungere dalle capitali europee. «I nuovi orientamenti della politica americana sono da valutare positivamente perché denotano la volontà di un diretto e attivo coinvolgimento degli Usa, tanto nei negoziati per arrivare a un piano di pace, quanto nei meccanismi per attuare ed eventualmente imporre tale piano», ha dichiarato il ministro Colombo. A sua volta, il ministro degli Esteri britannico Douglas Hurd ha sottolineato che considera il piano importante «soprattutto perché d'ora in poi in Bosnia nessuno si aspetterà che gli Stati Uniti intervengano per imporre una soluzione con la forza». Consensi anche da Parigi e Bonn che confidano nel nuovo ruolo più impegnato dell'amministrazione di Bill Clinton. Soltanto la Turchia ha defini¬ to il piano incompleto. «L'iniziativa degli Usa è importante, ma non risponde alle aspettative della Turchia», ha dichiarato il ministro degli Esteri Cetin. «Per essere efficace dovrebbe avere un altro punto che sancisse l'uso della forza se l'accordo non verrà raggiunto attraverso vie pacifiche». Intanto la nuova missione diplomatica americana inizia oggi con la visita dell'inviato speciale degli Usa per la Bosnia, Reginald Bartholemew, a Mosca dove incontrerà il presidente Eltsin. Ingrid Badurìna Bianca Jagger scende da un'auto del contingente dell'Onu a Zagabria dove si è recata come inviata di una organizzazione umanitaria americana [FOTO ANSA]
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