Tangenti attacco alla lira

Ondata speculativa in Borsa, Barucci sporge denuncia. Larini torna a casa Ondata speculativa in Borsa, Barucci sporge denuncia. Larini torna a casa Tangenti, attacco alla lira Di Pietro: politici, muovetevi o non finirà mai MILANO. Voci del tutto infondate di coinvolgimenti «eccellenti» nell'inchiesta sulle tangenti hanno duramente colpito ieri mattina la Borsa e la lira. Diffuse forse da Londra, le voci davano per imminenti avvisi di garanzia per il presidente del Consiglio Amato, il ministro del Bilancio Reviglio e l'amministratore delegato della Fiat Romiti. Poi, le smentite di Palazzo Chigi e del Procuratore della Repubblica di Milano Borrelli hanno ristabilito la calma. Dal pool di magistrati milanesi intanto arriva un altro pressante appello ai politici. E' Di Pietro a lanciarlo: «Non se ne può più, i politici trovino una soluzione o non si sa quando finirà l'inchiesta». Ieri i giudici hanno concesso all'architetto Larini gli arresti domiciliari, dopo soli tre giorni di carcere. Mentre per la vicenda Enel altre sette persone sono finite in carcere. Bertone, Marzolla, Potetti e Zeni ALLE PAGINE 2 e 7 Il ministro Piero Barucci

Persone citate: Barucci, Borrelli, Di Pietro, Larini, Marzolla, Piero Barucci, Reviglio, Zeni

Luoghi citati: Londra, Milano