Storie vere e il video specchio non mente (come nelle favole) di Alessandra Comazzi

Storie vere: e il video specchio non mente (come nelle favole) TIVÙ'& TIVÙ' Storie vere: e il video specchio non mente (come nelle favole) INTERVISTE, serie, facete, nella forma o nei contenuti. Piero Chiambretti ha intervistato Vespa. L'ex direttore del Telegiornale Uno, fresco fresco di dimissioni, sembrava teso, davanti al microfono del «Tg Zero», ma non ha fatto una cattiva figura. Chiambretti non l'ha dovuto inseguirò, non l'ha sorpreso in qualche antro, ma se l'è trovato di fronte bel bello, pronto a sentirsi rinfacciare le definizioni che di lui erano state date. Oltre a «pralinato» ber via dei nei): «gladiatore» Beniamino Placido), «coniglietto mannaro» (Giampaolo Paisà, e questa proprio non gli eia andata giù, tant'è che aveva denunciato il collega). Non le venuto fuori niente di nuovo, naturalmente, e d'altronde non è lì che ci aspettiamo e storie vere. «Storie vere» si intitola il proa-amma che è ritornato l'altra sera su Raitre, curato da Anna Amendola: va in onda intorno a mezzanotte, abbastanza tardi perché i suoi protagonisti non colpiscano troppo énergi :amente il tranquillo pubblico televisivo. Qual è il trucco della trasmissione? La I pubi I trac* semplicità. C'è una persona che racconta. Basta. L'interlocutore' (l'altra sera Miriam Massari) interviene soltanto raramente, piccolo contrappunto alla vicenda narrata. Sono storie belle? Non proprio. Sono storie tristi? Non solo, ma anche. Ma allora ci risiamo, è tv del dolore. E invece no, perché la tv del dolore specula sulle disgrazie altrui, le dà in pasto ai telespettatori che, affascinati dall'orrido accaduto agli altri, se le bevono. Qui non c'è speculazione, né lacrima sul ciglio: c'è storia, ma c'è distacco. Quel distacco che, unico consigliere, ti consente di valutare gli avvenimenti. L'altra sera parlava alla telecamera Nunzia Coppedè, una ragazza che ha vissuto a lungo al Cottolengo. E' nata con una grave malformazione, ha passato i primi cinque anni della sua vita in ospedale, tra interventi, ingessature, inutili rieducazioni: poi i suoi genitori l'hanno portata a Torino. Bisognava sentirla (e vederla), Nunzia, come raccontava: senza retorica, senza astio, senza timori. Forse è un caso eccezionale, si tratta di una persona con gravi problemi fisici sostenuta però da un cervello di prim'ordine (ha anche scritto un libro, «Al di là dei girasoli»). Ma resta, il suo, un caso grave, non statisticamente normale: ebbene, la decisione di renderlo pubblico attraverso la televisione non pareva un modo per autocommiserarsi e per farsi compiangere. Suonava piuttosto una voce di speranza, l'indicazione rispettosa di una via che anche altri possono percorrere. Ecco, questa non è tv del dolore. Perché la questione non è se il video debba ignorarla o no, la sofferenza. Certo che non deve: se è uno specchio, che rifletta. Ma lo specchio non dovrebbe deformare, né mentire. Non mentiva neppure quello della Regina cattiva di Biancaneve... Una precisazione: «E' arrivata la cicogna» non è stato soppresso da Canale 5, ma soltanto sospeso, perché per qualche settimana sarebbe stato preceduto da film troppo lunghi. Riprenderà regolarmente il 9 marzo. Alessandra Comazzi

Persone citate: Anna Amendola, Beniamino Placido, Chiambretti, Giampaolo Paisà, Miriam Massari, Nunzia Coppedè, Piero Chiambretti, Vespa

Luoghi citati: Torino