Fuga con la Bomba in valigia di Cesare Martinetti

In trappola all'aeroporto di Mosca con le famiglie e i segreti nucleari In trappola all'aeroporto di Mosca con le famiglie e i segreti nucleari Fuga con la Bomba in valigia Bloccati 60 scienziati russi diretti a Pyongyang MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Valigie pronte, sacchi in spalla, documenti c piani nucleari nelle valigette, mariti, mogli, figli, passaporto in mano e quel contratto di 4 mila dollari al mese che doveva cambiare la loro vita, stavano per salire sul pullman che li avrebbe portati all'aeroporto internazionale di Sheremetievo dove li aspettava il volo per Pyongyang, capitale della Corea del Nord. Li hanno bloccati gli uomini del ministero della Sicurezza. La più grande fuga di cervelli mai organizzata dalla Russia ex comunista come se fosse una gita familiare è stata così fermata. Due alti diplomatici nordcoreani sono stati invitati a lasciare Mosca e l'hanno fatto nel giro di 24 ore. La gestione dell'immensa santabarbara nucleare dell'ex impero sovietico si rivela difficile come dimostra questo «incidente» avvenuto in ottobre ma reso noto soltanto ieri sera da una scarna notizia della Tass. La comitiva era composta da sessanta persone, quasi tutte provenienti dal «Centro progetti industriali» di Mias, città «chiusa», regione di Cheliabinsk, distretto degli Urali, una delle capitali dell'industria missilistica russa. Dirigenti del Centro, ingegneri e progettisti di missili strategici, catturati in, una rete di contrabbando di know-how nucleare di cui forse neppure loro avevano capito fino in fondo la rilevanza. Molti dei tecnici, probabilmente in buona fede, pensavano di far parte di un progetto governativo per lo scambio di lavoro e di conoscenze. Un russo, tale Anatolj Rubtsov, li aveva avvicinati fin dal febbraio scorso, e organizzato per una decina di loro un viaggio di alcuni giorni in Corea a scopo di definire il trasferimento di tutti gli altri. E' probabile però che tutto questo sia avvenuto con una qualche complicità ufficiale, il che spiegherebbe anche il riserbo, addirittura il nervosismo con cui le autorità russe, dopo la prima notizia della Tass, si sono rifiutate di aggiungere particolari sulla vicenda, Il generale Valeri] Tretiakov, capo del dipartimento regionale del ministero, ci ha confermato da Cheliabinsk che ili quel soggiorno coreano si parlò esplicitamente e concretamente di avviare la progettazio¬ ne e la costruzione di missili balistici. Ha spiegato Tretiakov: «Io credo che molti di loro siano stati ingannati dal fatto che ih Corea erano stati invitati non da una ditta privata, ma dallo Stato. La Corea voleva ad ogni costo aver accesso al potenziale scientifico per ammodernare il suo arsenale missilistico il più rapidamente possibile». Anche le proposte economiche erano interessanti: ai russi era stato offerto uno stipendio di 4 mila dollari al mese che costituisce un sogno inarrivabile per tecnici costretti ai sacrifici di una città chiusa come Mias. «I nostri tecnici - ha commentato Tretiakov - ricevono miseri rimborsi in rubli». Proprio ieri il quotidiano moscovita Trud ha pubblicato un reportage sulla vita di Cheliabinsk-65, città che «aspira a ruolo di capitale del servizio intimo». Il maggiore divertimento locale sembra una vorticosa rincorsa al sesso: i giornali pubblicano annunci di tutti i tipi, la prostituzione dilaga, la sifilide pure. L'anno scorso, riferisce Trud, si è verificata una «esplosione» di contagi di malattie veneree; secondo un sondaggio tra la popolazione la colpa di ciò va attribuita alla proiezione nei cinema di «Caligola» e dell'«Impero dei sensi». Ma Cheliabinsk è anche, forse, la capitale dell'inquinamento radioattivo: qui nacque la bomba atomica sovietica, qui nel '57 esplose un deposito di uranio e si è calcolato che la contaminazione della zona sia stata pari ad «alcune Cernobil». Riportati a casa, i sessanta tecnici, rivela ora Tretiakov, soffrono di problemi psicologici: sognavano Pyongyang, si. sono ritrovati a Cheliabinsk. Cesare Martinetti

Persone citate: Anatolj Rubtsov, Tretiakov

Luoghi citati: Corea, Corea Del Nord, Mosca, Russia