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I registi denunciano Cristofori I registi denunciano Cristofori «Favorisce una associazione di suoi amici» nuti anche numerosi produttori. Dietro a questo summit c'è rabbia e risentimento per la mancata convocazione della commissione per il Credito Cinematografico incaricata di assegnare, per legge, prestiti a tasso agevolato che dovrebbero avviare la produzione. L'accusa al ministro è stata ribadita in una conferenza stampa da Francesco Maselli, presidente dell'Anac: «Dopo aver avallato come rappresentativa degli autori cinematografici - ha spiegato Ma- VIDEOGAME di Curzio Maltese - Questo fatto di aver perso sua madre ad Auschwitz, da bambino, ha poi influito sulla sua vita oppure no? (Gigi Marzullo intervista Roman Polanski, Raiuno, ore 1) selli - una associazione finta, la Unupadec, il ministro Cristofori ha provveduto, in sole quarantotto ore, a cancellare la precedente designazione Unupadec nel comitato per il credito, restituendola all'Anac. Questo perché - ha ricordato Maselli -, anche grazie all'intervento del ministro per lo Spettacolo, Margherita Boniver, si scoprì che dei 600 iscritti dell' Unupadec, solo 9 erano realmente autori. Ora però il ministero ha riproposto due designati di quella stessa Unupadec per uno dei quattro posti della Commissione centrale, che, per legge, sono destinati alle associazioni maggiormente rappresentative degli autori e da cui dipende la convalida e l'attivazione del comitato per il credito». In questo modo, secondo l'Anac, si configura «un ricatto: domani - ha spiegato ieri Maselli scadono i termini per le nomine, non accettarle significa prolungare il blocco dei finanziamenti per il cinema». [e. b.) Il ministro del Lavoro accusato di falsità ideologica e abuso d'ufficio ROMA. I registi italiani mettono sotto accusa un ministro della Repubblica. E' l'onorevole Nino Cristofori che, secondo i registi in rivolta, continua a designare quali rappresentanti del suo ministero del Lavoro - nelle commissioni del ministero dello Spettacolo - soci di una unione di autori che con il cinema non hanno niente a che spartire. E per questa ragione l'Associazione Nazionale Autori Cinematografici (Anac) ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica i rappresentanti di questa unione (Unupadec) per il reato di falso e il ministro del Lavoro per il reato di falsità ideologica e per abuso d'ufficio. La notizia dell'accusa è emersa nel corso di una riunione degli autori indetta per denunciare la crisi del cinema italiano. E la gravità della crisi del settore si è constatata ieri mattina attraverso la larga partecipazione di registi di tutte le generazioni alla riunione, alla quale sono interve¬